
La Conferenza permanente ha approvato l’intervento di riparazione, restauro e ripristino della Chiesa di Santa Maria della Torre ad Amatrice. La chiesa è situata nella frazione di San Cipriano e si affaccia sulla piccola piazza principale. All’esterno si presenta come un’opera a nude pareti in pietra squadrata con un campanile a vela allineato alla parete laterale est e un timpano in sottosquadro quasi impercettibile sul prospetto. Attualmente la Chiesa di versa in condizioni di dissesto accentuato dai danni subiti in occasione del sisma del 2016 che, sia pure senza crolli importanti, ha coinvolto in maniera rilevante le strutture murarie. Gli interventi che si propongono sono di tipo locale, di riparazione e ripristino, in grado di consentire di aumentarne la resistenza e la duttilità, ove strettamente necessario, senza tuttavia modificare in modo significativo la rigidezza e lo schema strutturale globale o sacrificare la consistenza architettonica del manufatto. Sono previsti interventi sulle coperture: per la copertura è previsto lo smontaggio integrale, la sostituzione delle travi lignee il ripristino delle pianelle, gran parte delle quali recuperate nel corso degli interventi di provvisoria messa in sicurezza eseguiti nel 2017. Per il campanile si è ritenuto di introdurre un elemento di rinforzo costituito da una barra verticale in acciaio zincato, per ciascun pilastrino, ancorata in profondità all’interno della muratura di base. Si prevede il rinforzo ed il consolidamento dei tratti di muratura tramite la posa in opera di intonaco armato con rete in trefoli di acciaio e fibra di vetro e geomalta ad altissima igroscopicità e traspirabilità e connettori interni alla muratura. Altresì. Altri interventi riguardano l’intonaco delle superfici interne, la pavimentazione, gli infissi, restauro sulle superfici esterne e interventi impiantistici. Il costo totale dell’intervento è di 1.240.000,00 euro.
“Ringrazio l’Assessore alla ricostruzione Manuela Rinaldi, il Vescovo Vito Piccinonna, l’Ufficio ricostruzione Lazio, il Questore Paolo Trancassini e il sindaco Giorgio Cortellesi per la collaborazione- sottolinea il Commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli – Il cambio di passo è evidente ed è testimoniato anche dal lavoro recupero di questi importanti gioielli del nostro territorio. Sono ricchezze storiche e architettoniche che ci parlano di un passato da portare a nuova luce. Insieme lavoriamo per velocizzare ancora di più questi processi”.
“La Chiesa di Santa Maria della Torre aggiunge un altro tassello al modello di ricostruzione che stiamo portando avanti. Finalmente, anche nelle frazioni, la buona gestione sinergica delle aree colpite dal sisma si fa sentire. Per questo ringrazio il Commissario Guido Castelli e, soprattutto, il lavoro dei tecnici dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Lazio, che quotidianamente ci mettono nelle condizioni di avanzare in questo percorso impegnativo per la ricostruzione dell’Appennino centrale”, ha dichiarato l’assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione dell’intervento di riparazione, restauro e ripristino della Chiesa di Santa Maria della Torre ad Amatrice. Un altro passo avanti nel percorso di Ricostruzione di Amatrice che permetterà di restituire alla collettività un punto di riferimento e un simbolo identitario, storico e religioso del territorio. Ringrazio il Vescovo di Rieti Vito Piccinonna, il sottosegretario al Mef Lucia Albano, il Commissario al Sisma Guido Castelli, l’Assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio Manuela Rinaldi, l’Usr e il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi per il costante lavoro di squadra portato avanti per promuovere la rinascita economica, sociale e culturale del territorio” dichiara il Questore della Camera On. Paolo Trancassini.
“La chiesa della frazione San Cipriano è una delle pochissime, del territorio comunale, non crollate ma danneggiate dal sisma. Il suo recupero permetterà anche la ripartenza della costruzione di un aggregato adiacente fermo per pericolo di crollo della stessa. Un altro simbolo di ripartenza sita a ridosso del capoluogo che ha subito il crollo totale di tutte le innumerevoli chiese. La sua ristrutturazione permetterà l’uso di una vera chiesa in sostituzione di un container temporaneo allestito per il culto subito dopo il sisma del 2016” sottolinea il sindaco Giorgio Cortellesi.