La Conferenza dei servizi permanente ha approvato il primo stralcio dell’intervento di “ricostruzione, riparazione e ripristino della Chiesa di Santa Maria della Mercede” nella frazione di Collegentilesco ad Amatrice (RI). Si tratta di una fase iniziale, propedeutica all’intervento di ricostruzione vero e proprio. L’opera è finanziata con 730 mila euro, di cui 383 mila euro per il primo stralcio.
La chiesa è stata gravemente danneggiata dal sisma del 2016. Ha infatti subito crolli parziali della facciata frontale, della copertura della navata centrale e della facciata posteriore, con disconnessione degli elementi lapidei e diffuse lesioni.
“Voglio ringraziare la Regione Lazio nella persona dell’assessore Manuela Rinaldi e il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Stefano Fermante per l’impegno costante per superare le difficoltà della ricostruzione di Amatrice – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Le chiese sono parte integrante del tessuto urbano dei nostri borghi appenninici, e specialmente nelle frazioni rappresentano dei tasselli inseparabili dall’identità locale. Anche su questo fronte, stiamo lavorando senza sosta per recuperare il tempo passato, con l’obiettivo di ricostruire presto e bene”.
“L’approvazione della ricostruzione di uno degli edifici simbolo dell’identità dei luoghi, anche nelle frazioni di Amatrice, è la dimostrazione inconfutabile del lavoro sinergico che quotidianamente portiamo avanti con il Commissario Guido Castelli. Uno dei nostri obiettivi, infatti, è quello di ridonare alla collettività i simboli, che rappresentano la cultura e la storia dei borghi duramente danneggiati, e allo stesso tempo procedere con progettazioni parallele per ridonare anche un’identità per il rilancio di queste zone”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.
Il progetto, proposto dalla Diocesi di Rieti che è anche il soggetto attuatore, prevede diverse fasi di intervento. La prima include la rimozione degli elementi pericolanti e delle macerie, il fissaggio degli elementi labili della muratura, e la puntellatura di porte e finestre. La seconda fase si concentra sulla messa in sicurezza del campanile, con fissaggio e puntellatura degli elementi murari e smontaggio della copertura e della cella campanaria. La terza fase prevede la realizzazione di un’impalcatura esterna e interna per stabilizzare le murature e coprire l’edificio.