I nostri parchi siano modello di integrazione uomo natura

Castelli nella giornata europea dei parchi presenta l’esempio del Laboratorio Appennino centrale

Nella giornata europea dei parchi il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli invita il mondo delle aree protette a prestare sempre più attenzione alle dinamiche uomo-natura che sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di salvaguardia della biodiversità nel nostro Paese.

“L’esperienza che stiamo portando avanti nella ricostruzione e riparazione del cratere sisma 2016 dimostra che per mettere in sicurezza il territorio e salvaguardare la biodiversità, bisogna contrastare la crisi demografica e lo spopolamento” ha dichiarato Castelli. “In Appennino l’habitat di interesse comunitario più esteso è quello dei prati pascolo, fondamentale per diverse specie ed è minacciato proprio dall’abbandono. Nel 2023 l’Italia ha visto il crollo più significativo di sempre di imprese di allevamento ovi-caprino che hanno riguardato soprattutto proprio l’Appennino”. “C’è il rischio concreto che a breve non vedremo più pecore al pascolo, – ha continuato Castelli – una figura iconica della nostra storia e della nostra cultura che per millenni è stata anche l’economia principale del nostro territorio con il formaggio, la lana e la carne”. “Per salvaguardare la biodiversità dei prati pascolo – ha concluso Castelli – bisogna salvaguardare le pecore e i loro allevamenti, ciò è possibile solo con interventi attivi per ricreare le condizioni di presidio e di produttività dell’uomo su questo territorio ed è quello che stiamo facendo con il Laboratorio Appennino centrale”.