L’Aquila modello di ricostruzione e resilienza, oggi si guarda al futuro

“Quest’anno la tragedia dell’Aquila non ci chiama solo a rendere omaggio alle 309 vittime del terremoto di 15 anni fa, ma ci consente di guardare al futuro con un po’ più di ottimismo. La città e il suo territorio hanno affrontato una delle pagine più dure e difficili della loro storia, trovando la forza di rialzarsi senza mai dimenticare quanto accaduto. L’Aquila ha conservato intatte nel tempo memoria e identità ed è grazie a questi valori, e all’ottimo lavoro svolto in questi anni dal Sindaco Biondi, se la città sta rinascendo. Da un lato gli abruzzesi hanno toccato con mano che molto è stato fatto, dal Governo, dalla Regione e da tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nel processo di ricostruzione. Dall’altro lato possiamo vedere nell’Aquila capitale della cultura del 2026 un motivo di rigenerazione e ripresa per tutto il territorio ferito, indirizzato a nuovi appuntamenti di rilancio e di speranza per tutti. Le attività di ricostruzione si sono accompagnate in quest’ultimo anno a un processo di ripresa economica e sociale, grazie al Piano nazionale complementare sismi 2009-2016, che sta contribuendo a fare dell’Appennino centrale un modello di sviluppo per le aree interne. Come ha ricordato il Presidente Giorgia Meloni – l’Aquila è un modello, per la risposta che lo Stato ha dato fin dalla gestione dell’emergenza, passando per la ricostruzione fino alla rigenerazione degli ultimi anni, di cui si stanno vedendo i primi effetti- . La rinascita dell’Aquila è la rinascita di un pezzo di noi stessi. Quindici anni fa siamo stati feriti ma abbiamo saputo rialzarci e tornare più forti”.

Lo afferma il Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.