Sisma 2016: al Tipicità festival il punto su ricostruzione e riparazione nelle Marche

Acquaroli, Castelli e Albano a confronto sullo stato di avanzamento dei lavori durante il convegno L’Appennino contemporaneo, tra rinascita e sviluppo”

Un confronto dettagliato e approfondito sulla ricostruzione post sisma 2016 nelle Marche e sulla provincia di Fermo, in particolare, sul “come” sia stato impresso il cambio di passo, e sulla strategia di riparazione economica e sociale in atto per il sostegno e il rilancio dei borghi e dei territori. Sono questi i principali aspetti toccati oggi nel corso di “L’Appennino Contemporaneo, tra rinascita e sviluppo”, convegno che si è svolto nella Sala Raffaello del Fermo Forum, nell’ambito di Tipicità Festival.

All’evento hanno partecipato il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli; il Commissario al sisma 2016, Guido Castelli; il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano; il Presidente della Provincia di Fermo, Michele Ortenzi; il Presidente II Commissione consiliare Sviluppo economico, Lavoro e Formazione professionale Regione Marche, Andrea Putzu; il Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini.

 

Ricostruzione pubblica e Privata.

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, nelle Marche quasi l’80% delle opere, su un totale di 1.531 interventi (1,2 miliardi di euro), è attualmente in fase di progettazione. Nei comuni del cratere della provincia di Fermo, l’investimento programmato ammonta a 167 milioni di euro, distribuiti tra 59 interventi del Piano Nazionale complementare (Pnc), 54 interventi pubblici e 77 interventi previsti dal nuovo piano delle opere pubbliche.

Per la ricostruzione privata, alla fine del gennaio del 2024, nelle Marche sono state concesse 11.388 richieste di contributo per la ricostruzione, i cantieri avviati sono 11.388 di cui 6.281 sono stati conclusi e l’importo ad ora liquidato ammonta 2,84 miliardi di euro

 Piano complementare sisma

Relativamente all’andamento per le Marche di NextAppennino, il Programma finanziato dal Fondo Complementare sisma 2009 – 2016 è stato fatto il punto sulla Macro-misura A (Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi) e la Macro-Misura B (Rilancio economico e sociale) con un focus sul territorio fermano relativo alla sub Misura B2.2, rivolta a soggetti pubblici per Accordi e Partenariati speciali pubblico-privati per la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e pubblico.

Strade

Altro capitolo della riparazione nel cratere marchigiano approfondito è stato quello relativo all’adeguamento e miglioramento delle strade. A latere delle attività di ricostruzione nel Centro Italia, infatti, è in corso un’ampia attività di cantierizzazione della rete viaria delle aree, prevista dal Programma RiViTA, nato dall’intesa tra il Mit e le 4 Regioni del sisma. Grazie a questo Programma nell’ambito della Misura A4.4 “infrastrutture di mobilità” del Pnc, è stato possibile integrare gli investimenti già programmati dal MIT sulla rete stradale statale per l’accessibilità ai territori dei crateri sismici 2009 e 2016. Per le Marche, gli interventi previsti sono 19, che hanno già ricevuto un finanziamento di circa 600 milioni di euro, e i lavori interessano la Pedemontana Nord, la Pedemontana Sud e il collegamento Ascoli-Teramo.

l Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “La ricostruzione ha finalmente preso il verso giusto e lo dicono i numeri. Nelle Marche nel 2023 sono stati liquidati oltre 1 miliardo di euro per la ricostruzione privata e stanno procedendo anche le opere pubbliche finanziate. Ora dobbiamo procedere spediti in questa direzione, con la ricostruzione anche socioeconomica di questi territori e lo sviluppo infrastrutturale per il quale stiamo lavorando a partire dall’ ambizioso progetto della Pedemontana, finanziata nel tratto sud per circa mezzo miliardo di euro. Abbiamo lavorato per creare un modello di ricostruzione che sappia rigenerare i meravigliosi territori del cratere, che devono tornare ad essere pienamente competitivi e attrattivi, pensando a tutte le eccellenze che possono vantare. Abbiamo quindi la necessità di fare uno sforzo ulteriore per far sì che lo sforzo che il governo Nazionale sta facendo insieme alla struttura commissariale, all’ufficio speciale della ricostruzione e a tutti i comuni e i soggetti coinvolti, porti i risultati attesi”.

Il commissario al sisma 2016 Guido Castelli: “Nelle Marche, così come nel resto del cratere, il cambio di passo nella ricostruzione e i risultati che sta producendo la riparazione sociale ed economica sono sempre più sensibili ed evidenti. La somma erogata da Cassa Depositi e Prestiti per la ricostruzione privata ha superato la soglia dei 4 miliardi di euro e ha fatto segnare nel 2023 un +37% rispetto al 2022 e un +73% rispetto al 2021. Incontri come quello odierno sono utili non soltanto per fare il punto sull’andamento delle attività, ma anche per avere un confronto diretto e costruttivo con amministrazioni e imprenditori che ogni giorno sono impegnati sul territorio. I risultati che si stanno manifestando ci inducono a svolgere con ancora maggiore impegno il nostro lavoro, che non sarebbe stato così produttivo senza il costante sostegno e la collaborazione del governo, del Presidente Acquaroli e di tutte le realtà e categorie coinvolte in questo che è il più grande cantiere d’Europa”.

Il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano: Il Governo e il presidente del consiglio Giorgia Meloni hanno mostrato una vicinanza fattiva alle popolazioni colpite dal sisma, varando una serie di misure concrete volte ad imprimere un’accelerazione al processo di ricostruzione. Con la legge di bilancio 2024 sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro a favore della ricostruzione. È stata disposta la proroga del super bonus fino al 2025 e stabilita la deroga al numero minimo di alunni per classe nelle zone del cratere. Prosegue con celerità anche la ricostruzione pubblica, con 18 interventi attivi nelle Marche ad opera dell’Agenzia del Demanio, e l’attenzione nei confronti delle infrastrutture strategiche per consentire i collegamenti con le aree interne”.

Nel corso dell’incontro, moderato dal Direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi, sono intervenuti anche sindaci del territorio e imprenditori locali beneficiari dei finanziamenti del Fondo nazionale complementari sismi. Nel corso del convegno sono state presentate 20 testimonianze dal territorio fermano, dai Comuni di Fermo, Montegiorgio, Santa vittoria in Matenano, Servigliano, Amandola, Massa Fermana, Montappone, Montefortino e Belmonte Piceno. Piccoli e medi progetti imprenditoriali per il territorio su cultura, turismo, sport terzo settore, per una riparazione sociale oltre che economica.

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