Falerone, 6,9 milioni per scuola infanzia e primaria

La Cabina di coordinamento sisma presieduta dal Commissario alla Riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli ha dato il via libera a 2,6 milioni di euro in più per la scuola infanzia e primaria di Piane di Falerone (Fermo) per cui saranno complessivamente stanziati 6,9 milioni di euro.

Lo stanziamento aggiuntivo si è reso necessario per far fronte ai maggiori costi emersi durante la redazione dei progetti della scuola, finanziata nell’ambito dell’Ordinanza 31 dedicata alla ricostruzione e riparazione di tutti gli istituti del Centro Italia danneggiati dal sisma.

“L’attenzione per la ricostruzione dell’edilizia scolastica è massima – spiega il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli -, e insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli e all’Ufficio speciale per la ricostruzione vogliamo far sì che ci siano tutte le risorse necessarie per scuole davvero sicure e sostenibili. Il cambio di passo nella ricostruzione pubblica procede, con la massima attenzione alla qualità e alla sicurezza delle strutture, per offrire ai nostri studenti e al personale ambienti di apprendimento moderni, sicuri e sostenibili. Il progetto di Falerone rappresenta un’opportunità importante per la comunità scolastica del territorio: per questo continuiamo a lavorare al fianco del sindaco Armando Altini e del vicesindaco Pisana Liberati, così da garantire un avanzamento costante delle opere”.

La ricostruzione dell’infanzia e primaria di Piane di Falerone si inserisce nella visione di un’educazione accessibile e di qualità, iniziata con la progettazione e la realizzazione della Scuola Media Don Bosco. Un’opera che, inserita nel Programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017/2018, è attualmente in fase avanzata di completamento.

Il nuovo plesso scolastico, che ospiterà gli istituti di Scuola Primaria e Scuola dell’Infanzia, rappresenta un significativo passo avanti verso la realizzazione di un polo educativo integrato che comprenda i tre diversi livelli dell’istruzione: infanzia, primaria e media. Questo complesso è progettato per rispondere in maniera efficace e innovativa alle esigenze urbanistiche, ambientali, di ecosostenibilità e di sicurezza, garantendo al contempo la massima fruibilità degli spazi.

Con una superficie che raggiunge i 1.790 mq, divisi equamente tra la Scuola Primaria e la Scuola dell’Infanzia (880 mq ciascuna), oltre a un’area connettiva di 30 mq, il progetto si distingue per un approccio olistico alla formazione dei giovani studenti. Il design innovativo prevede la divisione della nuova scuola in due blocchi funzionali collegati da un’area di connessione, entrambi sviluppati su un piano terra facilmente accessibile e navigabile.

Il blocco scuola dell’Infanzia e mensa: uno spazio dedicato ai più piccoli, pensato per stimolare l’apprendimento e la socializzazione attraverso il gioco e l’interazione. E il blocco Scuola Primaria: un ambiente progettato per favorire l’educazione e la crescita degli studenti delle elementari, con aule spaziose e aree comuni che invitano alla collaborazione e alla condivisione del sapere.

Il complesso sarà circondato da un’area esterna parzialmente pavimentata ma prevalentemente verde, creando un ambiente sereno e stimolante per gli studenti e il personale. La progettazione tiene conto anche della riqualificazione urbanistica di via Spineto, che verrà integrata nel contesto più ampio del complesso scolastico attraverso la creazione di una strada circolare che ne faciliti l’accesso e la fruibilità.

Questo progetto non si limita a una mera costruzione architettonica: è un vero e proprio intervento pedagogico e urbanistico che aderisce al principio della “scuola aperta”, percependo l’istituto educativo non solo come un luogo di apprendimento ma anche di socializzazione, gioco e interazione comunitaria. La scelta di una composizione architettonica avanzata e di un approccio progettuale completo mira a creare uno spazio che rispecchi le nuove direttive europee sulla didattica e sugli spazi di apprendimento, proiettando così Falerone nel futuro dell’educazione.