Fermo, la Conferenza Regionale dà l’ok al progetto del Palazzo Municipale

Un intervento da quasi 4 milioni per lo storico Palazzo Municipale di Fermo lesionato dal sisma. La Conferenza Regionale, infatti, ha dato l’ok al progetto di riparazione danni e consolidamento del complesso che sorge in pieno centro storico affacciandosi su Piazza del Popolo, per un importo di 3.932.361 euro.

«Un altro snodo fondamentale per il rilancio del patrimonio urbano dell’entroterra colpito dal terremoto – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Il Palazzo Municipale di Fermo, infatti, rappresenta un simbolo non solo per la città. Il cambio di passo in materie di opere pubbliche sta evidentemente portando frutti, grazie soprattutto alla stretta collaborazione tra Struttura commissariale, Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».

«Il municipio di una città è uno di quegli edifici su cui si interviene raramente nel tempo. Sarà dunque davvero un passo epocale, che potrà garantire la sicurezza di questo presidio anche per il futuro, dato che siamo consapevoli di vivere in una zona sismica – dichiara il sindaco Paolo Calcinaro -. I lavori procederanno a stralci, consentendo così un’organizzazione ottimale dato che si tratta di spazi molto grandi. Ringrazio il Commissario Castelli per questo risultato e per il cambio di passo che sta imprimendo. Nel nostro centro storico ogni giorno si innalzano nuove gru e, anche se ci troviamo a gestire alcune difficoltà logistiche, finalmente la ricostruzione c’è e si vede».

Dal pregiato valore architettonico, e con origini quattrocentesche, il palazzo è costituto da un corpo monumentale (dove trovano spazio luoghi di rappresentanza e con funzione amministrativa) e da un altro corpo connesso strutturalmente ma di fattura non uniforme, frutto del rimaneggiamento dell’antico convento (edificato in parte su una cisterna romana) e della chiesa ora non più esistenti, destinati agli uffici comunali.
Si tratta dunque di un edificio imponente e disomogeneo, sottoposto a vincolo monumentale anche per via della presenza di alcuni preziosi affreschi, ed il cui intervento si presenta per forza di cose articolato. L’obiettivo è quello di riparare le lesioni riscontrate, ridurre le vulnerabilità e consolidare l’intero complesso, migliorandone le prestazioni strutturali, energetiche e funzionali. Tra le azioni messe in campo, l’inserimento su entrambi i corpi di fabbrica di due ordini di tiranti in ferro, la sostituzione della copertura in latero-cemento del corpo monumentale con una nuova struttura in legno lamellare e tavolato. In entrambi i corpi, si provvederà alla riparazione delle lesioni murarie.