Perugia, primi 140mila euro per la scuola Da Vinci-Radice

Castelli: “Fondamentale lo sblocco degli Accordi quadro”

La Struttura Commissariale, nella sua attività di supporto agli enti locali per l’attuazione dell’Ordinanza speciale 31 dedicata alla ricostruzione di 455 scuole nel cratere 2016, ha stanziato oltre 140mila euro per l’attivazione del servizio di direzione lavori e coordinamento sicurezza dell’intervento riguardante la scuola per l’infanzia e primaria Da Vinci/Radice di Perugia, in Umbria.

Il progetto, del valore di 3,37 milioni di euro, è finanziato dai fondi sisma e prevede la ristrutturazione del plesso per adeguarlo sismicamente e migliorarne l’efficienza energetica. Il Comune di Perugia, oltre alla scuola Da Vinci/Radice, ha altre quattro scuole inserite nell’Ordinanza 31.In Umbria in totale sono 96 le scuole da ricostruire, finanziate per 357 milioni di euro. Tra queste 64 hanno aderito all’Accordo quadro gestito da Invitalia, che ha predisposto elenchi prevalidati di operatori e quindi tempi più rapidi per aggiudicare le varie fasi, dalla progettazione ai lavori veri e propri.

Grazie allo sblocco degli Accordi quadro che ho realizzato lo scorso anno – spiega il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -, possiamo procedere rapidamente dalla progettazione alla realizzazione dei lavori, garantendo la massima qualità e il rispetto dei necessari controlli procedurali. La ricostruzione di scuole sismicamente sicure e energeticamente sostenibili è un passo fondamentale per il rilancio dell’Appennino centrale. Questo progetto, quindi, non è soltanto un’opera di ricostruzione, ma anche un importante intervento di riparazione. La nostra priorità è supportare le comunità e le famiglie che vogliono rimanere in questi territori, offrendo loro servizi che mantengano coeso il tessuto sociale. Il clima di costante collaborazione con la Presidente Donatella Tesei, il Direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Stefano Proietti Nodessi, i Comuni e tutti i soggetti coinvolti è stato cruciale per raggiungere questo obiettivo – conclude Castelli -. La scuola, luogo di studio e formazione delle nuove generazioni, gioca un ruolo essenziale nel contrastare lo spopolamento e nel mantenere vive le comunità locali”.