A Norcia un convegno di approfondimento con Castelli, Tesei, Agabiti e Squarta.
Il convegno “Meraviglie dell’Appennino Centrale”, tenutosi oggi al Digipass di Norcia, ha segnato un altro passo in avanti nel percorso di riparazione sociale ed economica e di valorizzazione dei borghi dell’Appennino colpiti dal terremoto. L’iniziativa, promossa dalla Struttura del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, ha riunito istituzioni, mondo accademico, imprenditoriale e del terzo settore.
Il convegno di Norcia è il secondo appuntamento, dopo quello tenuto a Camerino, di un ciclo dedicato a questo tema e rappresenta una nuova tappa in un più ampio processo di collaborazione interregionale. Questo approccio coordinato tra diverse regioni del Centro Italia è fondamentale per affrontare le sfide comuni nella ricostruzione e nello sviluppo post-sisma, mostrando un impegno unitario che va oltre i confini amministrativi e geografici.
Anche a Norcia, infatti, è stato lanciato il questionario online che consentirà ai Comuni di segnalare borghi, frazioni o immobili meritevoli di recupero e promozione, così da rendere possibile un lavoro sinergico non solo tra enti pubblici ma che sappia coinvolgere tutto il mondo dell’impresa e dell’associazionismo, attraendo quelle risorse umane e finanziarie necessarie per valorizzare le tante “meraviglie” che costellano il Centro Italia.
Il convegno, che si è concluso con le parole del Commissario al sisma 2016 Guido Castelli, ha visto l’adesione, in presenza o in collegamento, anche del Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei; del Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Marco Squarta; dell’l’Assessore alla Cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti; del vicesindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, del Magnifico Rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero.
Dichiarazioni:
La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha dichiarato: “Una ricostruzione materiale e immateriale è quanto abbiamo iniziato e perseguiamo con grande determinazione. L’ottimo gioco di squadra con la struttura Commissariale, la semplificazione delle procedure e il grande lavoro del nostro Ufficio speciale ricostruzione hanno permesso una netta accelerazione della ricostruzione privata e pubblica. Una ricostruzione anche all’avanguardia, come quella in particolar modo che riguarda Castelluccio, che ha l’obiettivo di attutire i danni di un eventuale sisma in un territorio a forte rischio. Accanto a questo, come detto, va ricostruito il tessuto sociale ed economico. Le opere infrastrutturali, come ad esempio il completamento della strada ‘Tre Valli’ per la quale mi sono fortemente battuta, diventano tassello fondamentale per uscire dall’isolamento e favorire le connessioni con il resto della regione e del Paese”.
Il Commissario al sisma 2016, Guido Castelli, ha dichiarato: “Oltre alla ricostruzione, che abbiamo il dovere di realizzare, vi è l’assoluta necessità di curare la vitalità sociale ed economica di queste bellissime comunità, che potrebbero essere oggetto di attenzioni da parte di investitori e anche di grandi fondi internazionali. Per questo dobbiamo prepararci e predisporci a iniziative come quella odierna, che hanno proprio lo scopo di creare un’ideale ‘vetrina’ in cui le potenziali occasioni di investimento possono essere conosciute e colte da chi guarda all’Umbria e alla Valnerina con l’intenzione di avviarvi attività produttive o turistiche. Anche questo rappresenta uno strumento funzionale alla strategia di riparazione dell’Appennino centrale che, attraverso lo sviluppo e la valorizzazione delle sue bellezze e tradizioni, vuole anche contrastare il fenomeno dello spopolamento. Attraverso le risorse del Piano nazionale complementare sisma stiamo già fornendo una importante spinta al tessuto imprenditoriale locale ma questa operazione di rilancio, per essere ulteriormente rafforzata, necessita anche della collaborazione tra enti, territori e tra pubblico e privato”.
L’assessore regionale al Turismo Paola Agabiti: “Il sisma del 2016 ha messo a dura prova lo sviluppo della Valnerina, dove i cittadini e le imprese hanno dimostrato una forte resilienza continuando a vivere e lavorare in questi luoghi. Le amministrazioni pubbliche hanno il dovere di investire risorse per la rigenerazione del territorio, che partendo dalla rigenerazione urbana, si intreccia con le direttrici culturali, economiche e sociali. Dobbiamo partire quindi, da una rigenerazione programmando risorse pubbliche per la riqualificazione e la messa in sicurezza, ad esempio, di scuole e asili, con un occhio attento alla digitalizzazione indispensabile per la crescita della comunità, ma anche per la promozione turistica. Solo così si riuscirà ad arginare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne. Dobbiamo intervenire con azioni mirate quindi, – ha concluso Agabiti – per ridare ai giovani una prospettiva di crescita nel loro territorio. Le risorse ci sono e vanno da quelle del PNRR complementare e ordinario, ai fondi della programmazione e fondi CIS. La Regione ha stanziato 15 milioni per la riqualificazione dell’impiantistica sportiva e circa 10 milioni per il mantenimento dei servizi essenziali nelle aree interne. In questo percorso la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e le imprese private è fondamentale per ridare fiducia nel futuro alle imprese che hanno avuto la forza di restare”.
“Ricostruire identità” – questa la sintesi dell’intervento di Marco Squarta, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria – “I Comuni del cratere non hanno bisogno soltanto di spazi fisici rapidamente riconsegnati alle proprie comunità, c’è bisogno di dare un’energia nuova alle specificità di ogni territorio. Gli eventi sismici hanno accelerato quel processo di disaffezione nei confronti della propria realtà di riferimento. Se in ogni parte d’Italia si registra un allontanamento dai piccoli centri, da noi è vero il doppio anche a causa di ciò che è accaduto nel 2016” dice Squarta “Per restare c’è bisogno di solide motivazioni, la più importante è l’opportunità lavorativa, al quale nessuno può rinunciare. Ecco perché sarà imprescindibile creare condizioni favorevoli di sviluppo, che passano anche da investimenti seri e concreti su infrastrutture e servizi ma soprattutto dall’ascolto dei Sindaci, la vera spina dorsale dei nostri territori”.
Il vicesindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, ha dichiarato: “Quella di oggi è un’iniziativa molto importante perché guarda al futuro dei nostri territori e immagina possibili strumenti per creare uno sviluppo di qualità e rispettoso delle nostre tradizioni. Recuperare e valorizzare le nostre bellezze, di cui Norcia è sicuramente uno dei simboli, può portare lavoro e opportunità che daranno nuova linfa alle nostre comunità”.