Sisma 2016, Castelli, a Caldarola sintesi perfetta ricostruzione e riparazione

Alla presenza delle autorità, inaugurato il Teatro Comunale al termine del recupero e restauro

Il Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli questa mattina a Caldarola (Macerata) ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del Teatro comunale di Caldarola. La struttura era stata infatti sottoposta a lavori di recupero e restauro, che si sono svolti dal 2020 al 2023, per i danni causati dal sisma del 2016. Gli interventi, finanziati per circa 1,3 milioni di euro, hanno previsto il ripristino di tutte le opere strutturali, la realizzazione di un’impiantistica ex novo e di un sistema di riscaldamento a pavimento. All’evento erano presenti tra gli altri il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il Prefetto Flavio Ferdani, la senatrice Elena Leonardi, l’arcivescovo di Camerino-San Severino monsignor Francesco Massara e il Sindaco di Caldarola, Luca Giuseppetti.

Per il Commissario Guido Castelli “la giornata odierna rappresenta un esempio di sintesi perfetta tra l’opera di ricostruzione e quella di riparazione. Non solo, infatti, sono terminati i lavori di recupero e restauro del teatro che proprio quest’anno compie 200 anni, ma restituiamo alla comunità di Caldarola uno spazio civico culturale e aggregativo che contribuisce alla riconnessione del tessuto sociale e alla promozione di questo territorio. Sono molto lieto di aver potuto contribuire al finanziamento di quest’opera, quando ero Assessore alla ricostruzione che, dopo la cerimonia di inaugurazione, questa sera vedrà il Teatro tornare compiutamente a nuova vita, quando si terrà il concerto dell’Orchestra dei Fiati. Il segnale più evidente di quanto Caldarola tenesse a riappropriarsi del suo Teatro è il fatto che in tanti, anche cittadini privati e aziende, abbiano contribuito a questo risultato: in termini economici e attraverso la donazione di materiali e forniture. Questo spirito e questa capacità di essere comunità è il segnale più positivo e tonificante per chi, come me, deve cimentarsi con l’opera di ricostruzione e riparazione. L’emozionante esecuzione al piano del giovane talento Alberto Cartuccia Cingolani poi ha regalato all’evento un valore ulteriore: il suo talento incarna quello spirito di rinascita che ci guida nel lavoro che stiamo compiendo nell’Appennino centrale per le generazioni che verranno. A chiudere la giornata il monologo dell’attrice Alexandra Filotei, figlia del cratere sopravvissuta alla tragedia del 24 agosto che ha saputo emozionarci condividendo dal palco la sua eccezionale storia di rinascita”.