Cultura, tradizioni, natura e attrazione di investimenti: il futuro del “modello Appennino”

A Camerino questa mattina il convegno “Meraviglie dell’Appennino centrale”. I sindaci potranno segnalare in un apposito form borghi, frazioni e immobili da valorizzare.

Valorizzare la cultura, la bellezza e la qualità della vita che offrono i borghi dell’Appennino centrale anche attraverso una visione innovativa di turismo e imprenditorialità. Non solo dunque curare i mali del passato, a partire dalla ricostruzione post sisma del 2016, ma incentivare le prospettive per il futuro di questo vasto territorio creando le condizioni per il suo rilancio, rendendolo attrattivo nei confronti di persone e capitali.

Questo il focus del convegno “Meraviglie dell’Appennino centrale. Rigenerazione urbana, economica e sociale dei luoghi e dei borghi”, organizzato dalla Struttura del Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016 e Anci Marche che si è tenuto questa mattina a Camerino, presso la sala dell’Accademia della Musica “Franco Corelli” della Andrea Bocelli Foundation.

Presenti per l’occasione Francesco Acquaroli, Presidente Regione Marche; Guido Castelli, Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016; Paolo Calcinaro Presidente ANCI Marche e Sindaco di Fermo; Roberto Lucarelli, Sindaco di Camerino; Chiara Biondi, Assessore Cultura Regione Marche; Gianluca Pasqui, Vicepresidente Assemblea Legislativa Regione Marche; Gino Sabatini, Presidente Camera di Commercio Marche; Claudio Pettinari Rettore Università di Camerino.

Un’occasione importante di incontro e confronto tra istituzioni, mondo accademico e sistema imprenditoriale delle Marche, che prende il via anche da esperienze di successo realizzate in altri territori dell’Italia centrale. Tra i relatori infatti Daniele Kihlgren, l’architetto dell’albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio, in Provincia de L’Aquila, esempio di come l’iniziativa privata possa confrontarsi in modo positivo con le esigenze di sviluppo locale. Roberto Rappuoli, già sindaco di San Quirico d’Orcia, ha invece spiegato come si sia venuto a creare il “caso Val d’Orcia”: il territorio toscano compreso tra Pienza, Montepulciano e Montalcino diventato una rinomata capitale internazionale del turismo “slow”.

Inoltre, durante il suo intervento, il Commissario Castelli ha reso noto che ai Comuni del cratere marchigiano sarà inviato in giornata un form on line nel quale potranno indicare quei borghi, frazioni o immobili compresi nel loro territorio che meriterebbero di essere valorizzati attraverso un’attività congiunta di promozione.

Dichiarazione Presidente Regione Marche, Francesco Acquaroli

In questi tre anni abbiamo puntato sulla strategia dello sviluppo delle aree interne e dei borghi, perché riteniamo che in questi territori si giochi la possibilità reale delle Marche di recuperare punti di Pil e soprattutto un’attrattività che la porti a essere finalmente una regione a 360 gradi, competitiva, accogliente e, appunto, attrattiva. Lo abbiamo fatto puntando anche sulle infrastrutture e ricordo il completamento del tratto della Pedemontana che era stata progettata dalla Quadrilatero ma anche la prosecuzione verso sud e verso nord di questa direttrice che sarà la spina dorsale di questi territori e che ci consentirà di attraversarli in maniera molto più veloce, senza necessità di scendere sulla costa e risalire da altre valli. È molto importante questa via di collegamento per i servizi, per lo sviluppo dell’occupazione, per la sanità, per le scuole, soprattutto per il commercio e il turismo. Insieme alla Pedemontana, stiamo costruendo un’azione strategica sui borghi: un patrimonio enorme, dal punto di vista urbano, culturale, storico, ma anche economico, cioè luoghi dove, per secoli, si è scandita la nostra capacità manifatturiera che è cresciuta e ha conquistato mercati internazionali, così come l’artigianato di pregio e la gastronomia. Alla rigenerazione e al rilancio dei borghi è destinata una somma importante della programmazione europea, con politiche attive per l’accoglienza, la promozione socioeconomica, che incentivano anche imprese culturali, manifatturiere, artigianali e l’enogastronomia. Abbiamo un potenziale enorme ma serve una maggiore consapevolezza delle ricchezze che possediamo. Le Marche avranno uno spazio smisurato nei prossimi anni; dipende da noi e da quanto facciamo sistema, colmare questo gap di competitività che abbiamo con altri territori. Lo possiamo fare con una concertazione tra tutti gli enti coinvolti – Commissario, Regione, Comuni, Camera di Commercio – per definire strategie e riconoscere le opportunità e necessaria per centrare gli obiettivi che ci siamo prefissi”.

Dichiarazione del Commissario al Sisma 2016, Guido Castelli

Il compito assegnatomi dal Governo, che ha scelto di affiancare alla ricostruzione anche la riparazione sociale ed economica, richiede a tutti noi uno sforzo ulteriore per trovare soluzioni efficaci al rilancio dell’Appennino Centrale – ha detto il Commissario Castelli -. Se è vero che con le risorse del Piano nazionale complementare sisma stiamo fornendo una importante spinta al tessuto imprenditoriale locale, con 1.357 progetti finanziati per oltre 396 milioni di euro e 767 milioni di investimenti generati, è altresì vero che qualsiasi operazione di rilancio che voglia andare oltre la logica dell’assistenzialismo deve necessariamente passare dalla collaborazione tra enti, territori e tra pubblico e privato. E su questo che stiamo puntando. La ricostruzione post-sisma è una missione prioritaria e dovuta ma, al contempo, da sola rappresenterebbe una risposta parziale rispetto ai problemi strutturali di cui soffrono questi territori e che oggi stiamo affrontando. Ricostruire e rigenerare questi territori è il presupposto necessario per renderli nuovamente “abitabili” dalle loro comunità tradizionali e attrattivi da un punto di vista turistico e imprenditoriale, non solo come luoghi in cui trascorrere un periodo di vacanza, ma anche nei quali vivere stabilmente. Abbiamo l’occasione – ha concluso Castelli -, di promuovere il “modello Appennino” in Italia e all’estero, facendo leva sulla grande ricchezza di cui questo territorio è portatore: cultura, spiritualità, natura, senso di comunità”.

Dichiarazione Paolo Calcinaro, Presidente di Anci Marche

C’è ancora tanto da fare per concretizzare la ricostruzione e Anci Marche è saldamente a fianco dei comuni e dei sindaci del cratere.  In questi anni prima per la gestione dell’emergenza poi l’attenzione alla ricostruzione, la centralità dell’Associazione dei Comuni nell’attività di coordinamento rispetto alle molte questioni che afferiscono ai più alti livelli istituzionali, dal Governo al Parlamento alla struttura Commissariale, si è ulteriormente rafforzata.  Il percorso della ricostruzione è avviato e potrà accelerare anche grazie all’impegno del Commissario Castelli che si è adoperato per concretizzare alcuni primi passaggi di sburocratizzazione e che, da ex sindaco, conosce bene le problematiche dei colleghi.  Il lavoro è quotidiano e i sindaci hanno non solo la responsabilità istituzionale che deriva dall’incarico ricevuto ma sentono fortissima quella morale di dover dare risposte alle istanze dei propri cittadini. Va posta la massima attenzione anche alla ricostruzione pubblica, come accaduto per la promulgazione dell’ultimo ampio piano di opere, e non solo a quella privata, per creare le condizioni per non perdere il senso di comunità che caratterizza storicamente i borghi lesionati e che passa per il nuovo Codice degli appalti la cui semplificazione consentirà di attuare più celermente i molti progetti ancora sulla carta”.

 

Dichiarazione Sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli

Ringrazio il Commissario Straordinario, il Presidente della Regione, il Presidente dell’ANCI Marche per aver scelto la Città di Camerino quale luogo per svolgere il convegno sulle Meraviglie dell’Appennino centrale, avente per tema la rigenerazione urbana, economica e sociale dei luoghi e dei borghi. Tema ad oggi fondamentale soprattutto per quei territori colpiti dall’emergenza sisma, luoghi dove sicuramente la ricostruzione degli immobili è prioritaria ma ancor più urgente è rendere fin da subito attrattivi i nostri territori, poiché è importante puntare fin da subito a una ricostruzione prima di tutto del tessuto economico-sociale attuale affinché non si perda la bellezza dei nostri borghi”.

Tra gli altri interventi alla giornata: Tiziano Tempesta, Professore ordinario di Estimo Territoriale e Ambientale dell’Università di Padova, Marco Bruschini, direttore dell’Agenzia ATIM della Regione Marche, Roberto Rappuoli, già sindaco di San Quirico d’Orcia, Angelo Caciotti, presidente M3S Spa, Stefano Massari, esperto della Struttura commissariale Sisma 2016. A moderare il Capo della comunicazione Anci, Danilo Moriero.