Misura 2 – Edifici pubblici, e non solo, a impatto zero – 293 mln €
La Misura 2 del Fondo complementare stanzia 268 milioni per l’efficienza energetica, uno degli obiettivi primari del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per una serie di interventi che, riducendo sensibilmente i consumi di energia da fonti non rinnovabili, contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale fissati dall’Unione Europea e dalle organizzazioni internazionali.
Il primo intervento, che vale 100 milioni di euro, riguarda l’efficientamento energetico, la rifunzionalizzazione e la mitigazione delle vulnerabilità sismiche degli edifici di proprietà del Demanio e dei Comuni. Sono stati individuati circa 180 immobili pubblici da ristrutturare nelle quattro regioni del cratere 2016 e nel cratere 2009 dell’Aquila, come le sedi municipali, case di riposo, edifici che ospitavano scuole, caserme ed ospedali, palestre, mattatoi, castelli, molti dei quali da riqualificare anche dal punto di vista dell’utilizzo.
Altri 60 milioni di euro sono stati destinati al progetto di realizzazione, all’Aquila, del Centro Nazionale del Servizio Civile Universale, destinato all’accoglienza, alla residenza e alle attività di formazione dei docenti e dei formatori, che a regime accoglierà 2.500 volontari, formati per le attività di servizio al territorio. Il piano si coniuga con il processo di rigenerazione e rivitalizzazione urbana, sociale e culturale della Città dell’Aquila, e si basa sul riutilizzo e la rifunzionalizzazione delle abitazioni di emergenza realizzate dopo il sisma 2009 (Progetto C.A.S.E.) e del complessivo patrimonio immobiliare comunale.
Ci sono, poi, altri 63 milioni di euro per la creazione di nuovi impianti di produzione di energia pulita e il sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche locali, un sistema grazie al quale i cittadini possono condividere l’uso dell’energia pulita prodotta da ciascuno di loro essenzialmente con i pannelli fotovoltaici.
Al GSE, il Gestore del Servizio Elettrico Nazionale, sono affidate le analisi, gli studi e le attività di indagine necessarie per la redazione di uno o più bandi per l’assegnazione delle risorse economiche oggetto della misura a soggetti pubblici o privati per pianificare, progettare e realizzare nuovi impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a interventi di efficienza energetica grazie alla condivisione dell’energia elettrica o termica. Il GSE fornirà anche il supporto tecnico e giuridico ai territori per la creazione delle comunità energetiche locali, anche nell’ottica delle reti tra comunità energetiche, per la condivisione dell’energia elettrica da fonti pulite. Ciò, a vantaggio di cittadini e imprese nei comuni al di sopra dei 5.000 abitanti, alle associazioni di comuni e, per i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti integrando gli interventi per le comunità energetiche previsti e finanziati dal PNRR nazionale attraverso costanti interfacciamenti con il Ministero della transizione ecologica.
I bandi, che saranno pubblicati nel corso del primo semestre del 2022, copriranno in tutto o in parte le spese di investimento per la realizzazione degli impianti e la costituzione anche sul piano giuridico delle configurazioni di condivisione dell’energia, inclusi i costi connessi agli studi di fattibilità. L’affidamento include anche le analisi del territorio finalizzate a verificare la sostenibilità economica ed ambientale dell’installazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica e termica da rinnovabili, come le condizioni per realizzare mini centrali idroelettriche, installare pensiline fotovoltaiche in aree parcheggio di zone industriali o di centri commerciali, turbine eoliche, impianti di geotermia.