Umbria: la formazione del personale negli accordi sulla legalità dei cantieri

 

Non solo il monitoraggio dei grandi cantieri della ricostruzione, attraverso il badge elettronico, ma anche la formazione sulla sicurezza dei lavoratori impegnati nella ricostruzione della Basilica di San Benedetto, del nuovo polo scolastico di Norcia e del complesso di S. Eutizio a Preci. E’ quanto prevede il Protocollo di legalità, firmato oggi nella Prefettura di Perugia, che fa seguito all’intesa quadro firmata nell’aprile scorso dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini, e la Struttura di missione presso il Ministero degli Interni ed è stato firmato oggi dal Prefetto di Perugia Armando Gradone, dalla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dalla Provincia di Perugia. A sottoscriverlo anche i sindaci, le rappresentanze di categoria e i sindacati.

Il protocollo di Perugia segue quelli analoghi siglati nelle Prefetture di Macerata, Teramo, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Ancona e Rieti,e introduce ulteriori elementi di novità, sempre mantenendo come obiettivo quello di prevenire fenomeni come il lavoro nero, il dumping contrattuale, la concorrenza sleale, l’evasione contributiva e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Due le principali novità del Protocollo di Perugia. La prima è che nei cantieri cosiddetti complessi, cioè quelli pubblici della Basilica di San Benedetto e del Nuovo polo scolastico di Norcia, e nel cantiere di ricostruzione privata di S. Eutizio a Preci così come in tutti i cantieri della ricostruzione privata che superano i 2,5 milioni di euro di lavori, sarà prevista una formazione specifica per i lavoratori sul tema della sicurezza. La seconda è l’istituzione di un elenco di manodopera da cui le imprese potranno attingere.

Questo Tavolo di legalità, come ha sottolineato il Prefetto, è a sua volta un cantiere in divenire, e certamente il documento sottoscritto oggi prevede strumenti innovativi e di attualità – ha dichiarato il Commissario Legnini -. Ad esempio la lista delle maestranze arriva in un momento di forte carenza di manodopera e si presenta quindi come una misura che interviene nel momento giusto e nel modo giusto. Anche i cantieri in cui si avvierà la sperimentazione del badge elettronico e della formazione ai lavoratori sono molto simbolici per il territorio oltre che rilevanti sotto il profilo economico. Queste misure – ha aggiunto Legnini – non devono rappresentare un surplus di burocrazia per le imprese ma devono essere semplici. Stiamo lavorando perché la nuova Piattaforma in cui confluiranno i dati raccolti nei cantieri tramite il badge elettronico lo sia. Strumenti snelli per chi li utilizza ma allo stesso tempo efficaci per prevenire fenomeni di infiltrazione e per intervenire sulla prevenzione dei rischi per chi lavora nei cantieri”.

Nel ringraziare tutte le parti coinvolte nell’accordo, Legnini ha rinnovato l’appello a imprese, professionisti e maestranze “a venire a lavorare alla ricostruzione del Centro Italia. In questo momento la manodopera scarseggia. È fondamentale invece che la ricostruzione proceda al ritmo sostenuto che l’impegno di tutte le parti e lo snellimento delle normative sono riusciti a imprimere. La ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici in questi territori è sempre più urgente – ha concluso Legnini -, come ci ricorda anche la nuova scossa, che sembrerebbe non aver provocato danni, registrata nella giornata di oggi di 3.7 a Visso e avvertita in un vasto territorio tra le Marche e l’Umbria”.