Carducci Purgotti: a Perugia il settimo sigillo delle scuole del commissario, la terza in Umbria

 

Terza occasione speciale di festa oggi per gli studenti umbri terremotati. Dopo quelle del 12 settembre scorso a Foligno e Giano dell’Umbria, è stata inaugurata a Perugia la terza scuola finanziata con fondi del Commissario alla ricostruzione e realizzata in tempi record sbloccando intoppi amministrativi e legali.

Al settimo sigillo apposto dal Commissario Piero Farabollini da metà 2019 ad oggi nel percorso delle scuole ordinanza 14, le cosiddette scuole del commissario, hanno fatto da contorno toccanti momenti di entusiasmo ed emozioni alle stelle tra gli insegnanti e gli studenti della Carducci-Purgotti e le loro famiglie, accorse per tagliare il nastro con la neopresidente della regione e vicecommissario Donatella Tesei e il sindaco di Perugia Andrea Romizi.

Costata poco più di 5,5 milioni di euro, la Carducci Purgotti ha una superficie di 2.634 mq che cmprende: 12 aule da 25 alunni, 8 laboratori didattici per l’insegnamento specializzato nelle attività scientifiche, tecniche, artistiche e musicali, 2 aule per le attività didattiche di sostegno,  sala professori e sala riunioni, 2 uffici per la gestione didattica più sala di aspetto; reception e 2 punti di controllo. Non mancano la biblioteca ed una palestra di categoria A1 con locali connessi ed un tetto verde da fruire come ulteriore laboratorio didattico per la gestione del verde urbano oltre ai servizi, allo spogliatoio insegnanti, al locale lavanderia.

“La Carducci – Purgotti è speciale perché è simbolo del duro percorso della ricostruzione cui ho il privilegio di aver dato tecnicamente e personalmente un contributo non marginale –  dice nel suo intervento (versione integrale di seguito) il Commissario Farabollini – Per realizzare questa scuola, infatti, è servito superare l’ordinario e l’imprevisto e lo si è fatto con la dedizione, la costanza e, soprattutto, la sinergia che sono indispensabili a raggiungere ogni traguardo. Un lavoro duro, che dà frutti concreti perché svolto in sincrono tra Commissario, Regione, Comune, tecnici ed imprese costruttrici. Un lavoro che porta con sé l’immensa soddisfazione di poter cancellare, con un tratto di matita, lo sconforto nato dalla distruzione e trasformarlo in linee di progetto che odorano di futuro da cogliere nella tranquillità della sicurezza”.

 

Saluto del Commissario Farabollini

Benvenuti a tutti ad una giornata davvero speciale.
Speciale per gli insegnanti e i ragazzi, che vedono spalancarsi le porte di una scuola realizzata per rispondere al meglio alle sfide della didattica e  pensata per essere propulsore della dimensione civica ed umana di generazioni di perugini.
Speciale per le famiglie, per le quali rappresenta una risposta di altissimo livello in termini di formazione e sicurezza sismica dei propri figli.
Speciale per il Governo e la Regione, che mettono il terzo tassello importante nel programma dell’edilizia scolastica umbra dopo il sisma del 2016.
Speciale per il sindaco di una città che da sempre è un punto di riferimento ad ogni livello in ambito didattico-formativo.
Speciale, infine, per il Commissario e non solo perché è la settima scuola che inaugura da luglio ad oggi, tre delle quali proprio qui in Umbria.
La Carducci – Purgotti è speciale perché è simbolo del duro percorso della ricostruzione cui ho il privilegio di aver dato tecnicamente e personalmente un contributo non marginale.
Per realizzare questa scuola, infatti, è servito superare l’ordinario e l’imprevisto e lo si è fatto con la dedizione, la costanza e, soprattutto, la sinergia che sono indispensabili a raggiungere ogni traguardo.
Un lavoro duro, che dà frutti concreti perché svolto in sincrono tra Commissario, Regione, Comune, tecnici ed imprese costruttrici.
Un lavoro che porta con sé l’immensa soddisfazione di poter cancellare, con un tratto di matita, lo sconforto nato dalla distruzione e trasformarlo in linee di progetto che odorano di futuro da cogliere nella tranquillità della sicurezza.
Avete la fortuna, ragazzi, di toccare con mano come l’uomo trae forza da ogni difficoltà che la vita e la natura gli riservano.
Guardando ogni elemento di questi spazi all’avanguardia in cui passerete le giornate più belle della vostra vita, ricordatevi sempre che sono nati dalla distruzione grazie a ragazzi come voi che, da adulti, non si sono lasciati né spaventare né abbattere.
Qualunque scossa genera inevitabilmente un tremito: sta a voi considerarlo come stimolo a non farvi sopraffare dagli eventi, per quanto difficili e dolorosi possano essere.
È questo che ha fatto, insieme alle donne ed agli uomini che vi rappresentano nelle istituzioni umbre, il professore chiamato Commissario, come voi terremotato, che oggi vi consegna questo gioiello di scuola.
Vi auguro con tutto il cuore che anche voi, al bisogno, possiate attingere forza ed entusiasmo da quella tenacia, quel senso del dovere e dell’impegno che la vostra gente, nata sull’Appennino, ha ricevuto in dono dall’Appennino come prezioso sigillo di una straordinaria identità.