Proroga della scadenza della “busta paga pesante”, proroga e sospensione dei termini per gli adempimenti ed i versamenti tributari e contributivi, sospensione del pagamento del canone RAI e delle principali utenze domestiche.
Questi i contenuti del decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri e predisposto d’intesa con la Struttura commissariale per la ricostruzione post sisma 2016.
Il provvedimento è stato ampiamente illustrato e condiviso dalla Commissaria Paola De Micheli con tutti i gruppi parlamentari, i vicecommissari e presidenti di Regione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e con le forze sociali.
Per quanto riguarda la “busta paga pesante”, si prevede di posticipare la data di inizio del rimborso da parte di lavoratori dipendenti e pensionati dal 31 maggio 2018 al 16 gennaio 2019. Inoltre la durata temporale del periodo di rateizzazione viene estesa da 24 mesi a 60 mesi.
Prorogato al 1 gennaio 2019, l’inizio del pagamento dei premi di assicurazione, dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, con la possibilità di spalmarlo in 60 rate.
Posticipato, infine, anche l’inizio del pagamento sia del canone Rai fino al 2021, sia delle utenze domestiche, luce, gas, telefonia e assicurazioni fino al primo gennaio 2019.
“Il decreto contiene un pacchetto di norme urgenti – spiega la commissaria per la ricostruzione, Paola De Micheli – per evitare che dal 31 maggio prossimo vengano meno una serie di agevolazioni previste per le aree terremotate del centro Italia che penalizzerebbero notevolmente tanti cittadini già fortemente provati dagli eventi sismici del 2016 e 2017.
Ringrazio il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente del Consiglio Gentiloni per aver dimostrato per l’ennesima volta grande attenzione e sensibilità nei confronti delle problematiche del terremoto”
“Insieme ai gruppi parlamentari – continua la De Micheli – abbiamo condiviso nelle scorse settimane anche altri interventi legislativi per facilitare ulteriormente la ricostruzione. Ho chiesto alle forze politiche, considerata la delicata situazione istituzionale, di recepire questi interventi in una specifica proposta di legge da presentare in Commissione Speciale della Camera per una sua rapida approvazione, come fortemente richiesto dai territori e dai rappresentanti delle istituzioni locali e regionali”.