Protocollo antimafia per la ricostruzione pubblica

Un protocollo finalizzato a disciplinare le attività di controllo e di monitoraggio in funzione antimafia e anticorruzione di tutti i contratti sugli appalti per la ricostruzione pubblica nei territori del centro Italia colpiti dal terremoto. Lo hanno siglato il prefetto Francesco Tronca, in qualità di direttore della struttura di missione del commissario Vasco Errani, Giovanni Portaluri, in rappresentanza di Invitalia e i rappresentanti degli ispettorati interregionali del lavoro e delle organizzazioni sindacali.
Ferme restando le clausole di esclusione dagli appalti pubblici degli imprenditori non in possesso dei requisiti di ordine generale, il protocollo prevede tra l’altro che il soggetto aggiudicatore e l’appaltatore o affidatario dell’esecuzione si impegnano ad adeguare e modellare la propria organizzazione ai fini dell’immediata segnalazione di eventuali tentativi di estorsione, intimidazione o condizionamenti di natura criminale. Obbligo che viene assunto anche dai contraenti e subcontraenti a qualunque titolo coinvolti nei lavori. Per quanto riguarda la prevenzione di interferenze illecite, l’impostazione scelta si basa su una serie di impegni che il soggetto aggiudicatore deve assumere, ai quali si accompagnano una serie di obblighi per l’appaltatore o affidatario dell’esecuzione e per tutti gli operatori economici della filiera.