A Filottrano la riapertura del Monastero delle Clarisse nel segno dell’affetto e della gioia natalizia

Nei giorni delle festività natalizie, la ricostruzione post sisma restituisce a Filottrano, in provincia di Ancona, un luogo di profondo valore storico, spirituale e identitario. È stata infatti riaperta una parte del Monastero delle Clarisse, a conclusione della prima fase dei lavori di recupero dell’edificio danneggiato dagli eventi sismici del 2016.

«La sequenza sismica ha colpito in maniera più lieve, ma reale, anche i comuni fuori cratere, come Filottrano – ha dichiarato il Commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli –. Oggi comprendiamo finalmente che il cambio di passo impresso alla ricostruzione consente di affrontare anche il danno diffuso che ha interessato diversi edifici su tutte le Marche».

Un momento che, proprio nel tempo del Natale, assume un valore che va oltre l’intervento edilizio. «Questo monastero ha attraversato una fase complessa – ha aggiunto Castelli –. Oggi siamo qui a solennizzare la conclusione di una parte dei lavori, ma soprattutto restituiamo alle Clarisse  la possibilità di vivere in spazi dignitosi, all’altezza della storia e del prestigio di questo luogo. Ho riscontrato affetto e gioia autentici: è così che si onorano davvero le festività natalizie».

Il Monastero delle Clarisse, edificato nel XVI secolo e ampliato nel tempo fino a occupare un intero isolato del centro storico, ingloba al suo interno tratti delle antiche mura cittadine e rappresenta un riferimento identitario per l’intera comunità. A seguito del sisma del 2016, l’edificio è stato dichiarato inagibile con esito AeDES “C” e sottoposto a ordinanza sindacale di inagibilità nel 2018.

L’intervento di recupero, avviato nel 2022 e finanziato nell’ambito della ricostruzione post sisma, interessa un complesso edilizio di circa 5.382 metri quadrati, articolato su più livelli e con corpi di fabbrica alti fino a cinque piani. I lavori, nella loro interezza, prevedono un miglioramento sismico complessivo dell’immobile. Nel dettaglio, gli interventi realizzati nella prima fase hanno riguardato il restauro e il consolidamento delle facciate, il rifacimento delle coperture con sostituzione delle travi ammalorate, il consolidamento e la cerchiatura dei solai, il rifacimento degli intonaci, degli infissi e degli impianti elettrici e di riscaldamento. In termini volumetrici, è stato recuperato gran parte dell’edificio.

Con la conclusione di questa fase vengono riaperti ambiente importanti per la vita della comunità monastica tra cui  l’ingresso, il parlatorio e il refettorio. Le dieci monache di clausura che vivono nel complesso possono ora trasferirsi nella parte recuperata dell’edificio, consentendo l’avvio dei lavori sulla restante porzione del monastero e garantendo la continuità della vita monastica.

«Oggi mettiamo un segno importante su una grande opera di ricostruzione – ha dichiarato il sindaco di Filottrano Luca Paolorossi –. Questo intervento rappresenta un vero abbraccio al centro storico: il monastero ne è parte integrante e senza il lavoro della Struttura Commissariale e del Commissario Castelli non sarebbe stato possibile recuperare una bellezza così significativa per la nostra comunità».

Il valore complessivo dell’intervento ammonta a circa 9,3 milioni di euro. Ad oggi è stato liquidato circa il 70 per cento dell’importo complessivo. I lavori proseguiranno senza interruzioni sulla parte restante del complesso.

Il Commissario Castelli ha infine ringraziato le monache, l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Angelo Spina e l’amministrazione comunale, l’Usr e il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli,  per il momento di condivisione, sottolineando come anche attraverso interventi come questo la ricostruzione ritrovi il suo significato più autentico: restituire luoghi iconici e beni culturali.