Ricostruzione post-sisma: oltre 1 milione di euro per far tornare a vivere tre chiese del Maceratese

La ricostruzione post-sisma fa passi avanti significativi anche per i luoghi di culto, veri e propri punti di riferimento delle comunità del cratere, dove si sono svolti i momenti più importanti della vita collettiva – dai battesimi ai matrimoni, fino all’ultimo saluto ai propri cari. Grazie a nuove risorse e a un impegno costante, diverse chiese del Maceratese potranno presto tornare a essere spazi di preghiera, incontro e memoria.

Il Commissario straordinario alla ricostruzione ha firmato tre nuovi decreti per finanziare interventi su altrettanti edifici religiosi della provincia di Macerata. A Matelica sono stati stanziati 450.000 euro per la Chiesa di Santa Teresa, per lavori di riparazione danni e miglioramento sismico su un progetto complessivo da 750.000 euro realizzato dalla Diocesi di Fabriano–Matelica. A Montecassiano, in località Vissani, sono stati assegnati 500.000 euro per la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con un intervento di miglioramento sismico del valore complessivo di 500.000 euro, attuato dalla Diocesi di Macerata–Tolentino–Recanati–Cingoli–Treia. Infine, ad Apiro, è stato approvato un incremento di 152.135,95 euro per la Collegiata di Sant’Urbano, che porta l’investimento complessivo a 902.135,95 euro, con lavori realizzati dall’Arcidiocesi di Camerino–San Severino Marche.

“Restituire vita ai luoghi di culto significa restituire identità, coesione e centralità alle comunità che li vivono” – ha dichiarato il Commissario  –. “La ricostruzione post-sisma non riguarda soltanto le abitazioni e le opere pubbliche, ma anche quei beni identitari che custodiscono la memoria collettiva e rappresentano il cuore dei nostri borghi. Grazie a questi interventi, chiese che per anni sono state chiuse torneranno presto a essere patrimonio vivo delle comunità”.

Le risorse, provenienti dalla contabilità speciale prevista dal D.L. 189/2016, rientrano nelle programmazioni delle Ordinanze 105/2020 e 132/2022 e saranno gestite in collaborazione con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche e le Diocesi competenti.

«Rivolgo un sincero ringraziamento al Commissario per il grande contributo che sta offrendo alle nostre comunità attraverso il restauro delle chiese, che non sono solo luoghi di culto, ma anche scrigni di storia e di identità dei nostri paesi. La ricostruzione rappresenta un segno concreto di un impegno costante verso i territori feriti dal terremoto e sta restituendo loro la bellezza, facendo rifiorire un patrimonio unico nel panorama nazionale« il commento dell’Arcivescovo Francesco Massara che guida le diocesi di Fabriano-Matelica e Camerino-San Severino Marche.

«Sono contento di poter testimoniare, nel concreto, come la collaborazione istituzionale tra le Chiese marchigiane, la Regione Marche, le Province, i Comuni, la Soprintendenza territorialmente competente e soprattutto l’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche, assieme al grande impegno di progettazione ed esecuzione dei lavori messo in campo dagli ordini professionali e dalle imprese, nonché il lavoro di rendicontazione svolto dalle Diocesi stanno dando dei frutti concreti e sempre più visibili, per il bene delle nostre comunità», conclude il Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi.