Nuove ordinanze per la semplificazione delle procedure per la ricostruzione degli edifici di culto, l’accesso ai fondi Inail per salute e sicurezza sul lavoro, studio di faglie attive e capaci.
“Tre nuovi,, importantissimi step nell’incessante attività di rilancio della socialità e dell’economia dei territori terremotati del Centro Italia nonché di ulteriore conferma che si vuole una ricostruzione il più rapida possibile che non deroghi dalla sicurezza”.
Così il Commissario Piero Farabollini annuncia l’emanazione delle nuove ordinanze che riguardano il secondo piano Beni Culturali per il ripristino degli edifici di culto, l’assegnazione dei fondi Inail per progetti di investimento in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, l’approfondimento delle criticità geologiche determinate dalle faglie attive e capaci che interessano direttamente i nuclei urbani danneggiati o insistono su aree oggetto di ricostruzione.
“Nei territori appenninici del Centro Italia ripristinare la fruizione delle chiese è un passo fondamentale nella ricostituzione delle comunità. – spiega Farabollini – Questo piano di ripristino degli edifici di culto di proprietà degli enti ecclesiastici o FEC (Fondo Edifici di Culto) è finanziato con 275milioni di euro e prevede procedure semplificate per gli interventi al di sotto della soglia dei 600mila euro di lavori. Le Diocesi potranno assumere il ruolo di soggetto attuatore e gli interventi saranno sostanzialmente equiparati alla ricostruzione privata. Due elementi che riteniamo possano consentire al territorio di riappropriarsi con maggiore celerità non solo di una parte importante della propria identità storica e sociale, ma anche di riattivare il circuito virtuoso del turismo culturale e religioso, storicamente volano economico di un Appennino sede di un patrimonio artistico immenso.”.
L’elenco degli edifici si aggiunge a quelli presenti in altre ordinanze, e, pur non essendo ancora totalmente esaustivo comprende certamente edifici fondamentali.
“Si tratta di un elenco obbligatoriamente cristallizzato perché frutto di scelte totalmente condivise operate nell’ambito della consulta prevista dal DL 189/2016 tra Commissario straordinario, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Conferenza Episcopale Italiana nonché approvate da comitati istituzionali regionali e cabine di regia precedenti alla mia nomina – aggiunge Farabollini – Non smetteremo però di lavorare per completarlo, in accordo con il Governo, attraverso ulteriori stanziamenti”.
Delegata ad Invitalia invece la procedura Inail per l’informazione e la raccolta delle manifestazioni di interesse ai finanziamenti per la sicurezza dei luoghi di lavoro conseguente al miglioramento sismico e all’adeguamento strutturale. Si tratta di circa 30 milioni di euro già previsti dall’ordinanza 54/2018 e decisamente sottoutilizzati dalle imprese. Potranno accedervi anche quelle non direttamente danneggiate dal sisma e quelle che abbiano già effettuato lavori compatibili con le finalità dell’ordinanza. Invitalia si occuperà della comunicazione capillare al territorio e di raccogliere le manifestazioni di interesse all’indirizzo http://www.appinail.invitalia.it (entro il 30 settembre 2019) che serviranno a definire entità e distribuzione delle risorse del bando di successiva emanazione.