Diocesi di Fabriano-Matelica, l’Usr liquida 490.000 euro per due chiese

«L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha liquidato l’importo di 490.000 euro alla Diocesi di Fabriano-Matelica a titolo di anticipo del 20% per gli interventi di riparazione della chiesa di San Benedetto di Fabriano (Ancona) e per la chiesa di Santa Teresa di Matelica (Mc)».

A darne notizia è il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, che aggiunge: «Il lavoro che stiamo compiendo in materia di edilizia religiosa è ampio ma capillare, e riflette appieno il nostro modo di concepire il processo di rilancio del cratere sismico, che tanto ha sofferto dopo il terremoto. Ringrazio per la forte collaborazione le Diocesi, l’Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».

Nel primo caso, si tratta di un’anticipazione di 340.000 a fronte di un contributo totale concesso di 1,7 milioni per un edificio di grande valore storico ed architettonico, la cui costruzione fu completata nel 1290. Tra i danni più significativi subiti dalla chiesa di San Benedetto, il crollo di parte della vela della controfacciata al di sopra della cantoria dell’organo. Tra le opere poste in essere, quindi, c’è proprio il completamento del recupero della vela e della cantoria dell’organo, poste in controfacciata, con l’inserimento di ulteriori presidi di ancoraggio, ai fini del miglioramento sismico, e la riparazione con consolidamento del campanile.

Per quanto riguarda Santa Teresa, invece, l’anticipazione dell’Usr è di 150.000 euro a fronte di un contributo concesso di 750.000 euro. La chiesa si trova nel centro storico di Matelica ed è stata costruita a cavallo tra il XVII ed il XVII secolo assieme all’adiacente convento dei Carmelitani Scalzi. La chiesa contiene beni artistici di notevole interesse, tra cui spiccano due grandi tele collocate ai lati del coro e raffiguranti l’Apoteosi di Santa Teresa: i due dipinti sono di scuola napoletana, probabilmente provenienti della scuola di Francesco Solimena (1657-1747).

Tra gli obiettivi dell’intervento, oltre al ripristino della valenza estetica, simbolica, identitaria del bene, il miglioramento del comportamento strutturale inteso come capacità di resistere a nuovi terremoti.