Il Palazzo Santissima Trinità rappresenta una importante testimonianza storico-architettonica di Visso. Porta infatti lo stesso nome dell’ospedale omonimo che qui venne fondato nel 1338 e concesso alle monache dette “dell’Ospedale” nel 1444; reca anche un’iscrizione sul portale del 1553, in cui presumibilmente vennero realizzate le strutture e gli ampliamenti più significativi.
Come tutto il centro del comune dell’entroterra maceratese, il complesso è stato pesantemente danneggiato dal terremoto del 2016/2017, tanto che è in parte crollato. Dunque, particolarmente importante, e articolato, è il progetto esecutivo che è stato appena approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione, per un importo totale di 4,9 milioni.
«L’intervento, che vede il Comune nelle vesti di soggetto attuatore, punta a riportare alle funzioni pre sisma Palazzo Trinità, che prima delle scosse ospitava abitazioni, depositi, attività commerciali, uffici pubblici, laboratori e un poliambulatorio – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Fondamentale, come sempre in questi casi, si è rivelato il lavoro dell’Usr e della Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli e del sindaco Rosella Sensi».
«Ringrazio il Commissario e l’USR Marche per questo importante traguardo raggiunto che sancisce l’inizio per questa amministrazione della ricostruzione degli edifici pubblici del Centro Storico di Visso – dichiara il sindaco Rosella Sensi – Il Palazzo SS. Trinità, ubicato in prossimità della Porta S.Maria, costituisce infatti una importante testimonianza storica ed architettonica della città. L’ex Ospedale SS. Trinità venne fondato nel 1338, concesso alle monache dette dell’Ospedale nel 1444 e reca un’iscrizione sul portale dell’ingresso principale del 1553, anno in cui presumibilmente vennero realizzate le strutture e gli ampliamenti più significativi. L’edificio è da sempre, e ci auspichiamo ritorni ad esserlo, riferimento dei servizi sanitari e assistenziali del nostro territorio».
Il nuovo edificio verrà realizzato, in linea con la tradizione costruttiva e i materiali locali, in murature armate di laterizio portanti con fondazioni in conglomerato cementizio armato, mentre la copertura sarà in legno con pacchetti isolanti e impermeabilizzanti.
Sono previste finiture ad intonaco tinteggiato, serramenti in legno, pavimento in cotto di laterizio per negozi e residenze e gres porcellanato per gli ambulatori medici, vano scala con ascensore. Tanti, e di diversa natura, gli interventi previsti sulle varie parti del complesso, alcune delle quali prevedono demolizioni e ricostruzioni, mentre altre saranno oggetto di miglioramento sismico.