DL Coesione: Castelli, da misure approvate nuovo slancio per crescita dell’Appennino centrale

Il Commissario al sisma 2016 plaude al via libera alla Zls per Marche e Umbria e alle misure che agevolano l’inserimento al lavoro e la promozione di nuove attività.

“La riparazione economica e sociale dell’Appennino centrale è, accanto all’opera di ricostruzione materiale, il compito che mi è stato affidato nello svolgimento del mio mandato. All’interno del Dl Coesione, che ha ricevuto il definitivo via libera da parte della Camera, vi sono due importanti misure che vanno a incidere proprio lungo questa direttrice, per sostenere e rafforzare il processo di rinascita dei territori colpiti dal sisma 2016. Si tratta dell’inserimento dell’area del cratere tra quelle che possono accedere al fondo per il sostegno alla creazione di nuove iniziative economiche e della possibilità che viene data anche a Marche e Umbria di definire la Zona logistica semplificata”.

Lo afferma Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016.

“Si tratta – aggiunge il Commissario al sisma – di interventi volti a sostenere il rilancio del tessuto economico e del mondo produttivo dell’Appennino centrale, fondamentale per produrre quella ricchezza necessaria contrastare il fenomeno di spopolamento a cui queste aree sono soggette. È questo il caso dello specifico fondo, previsto nel Dl Coesione, volto alla promozione, anche nel cratere, di iniziative destinate a favorire l’attivazione al lavoro, attraverso la formazione, l’inclusione sociale ed il sostegno alla creazione di nuove iniziative economiche di piccola o microimpresa, professionali ed autonome. L’intervento è rivolto a tutti i disoccupati che abbiamo meno di 35 anni, ma possono partecipare anche coloro che non si trovano in questa condizione, che possono essere soci e promotori dell’iniziativa, ma non devono risultare come amministratori della nuova attività avviata. L’aver previsto una intensità di aiuto dell’intervento per le aree del sisma del 2016 parametrata a quella concessa alle aree del Mezzogiorno, rappresenta un altro segnale di attenzione da parte del Governo alla ripresa economica e sociale dell’Appennino centrale ed è anche il frutto del clima di coesione e condivisione che si è instaurato con i Presidenti delle quattro regioni del sisma.

Così come un ulteriore segnale in questa direzione viene dato attraverso l’approvazione dell’emendamento grazie al quale Marche e Umbria – prosegue Castelli – ora potranno definire la Zona logistica semplificata. Queste due regioni dal 2022 erano rimaste ‘sospese’ tra quelle definite in transizione e, dunque, non troppo in crisi per essere inserite nella ZES, ma neppure sviluppate al punto da rientrare tra quelle in cui vi è la ZLS. Da oggi, invece, entrambe potranno definire quelle aree geografiche, definite dalle singole Regioni, al cui interno sono previste particolari agevolazioni e incentivi per le aziende insediate, o che intendono insediarsi. Un’opportunità di crescita e sviluppo che si riverbererà non solo all’interno delle aree delle Zls ma anche sul resto del territorio regionale, compreso quello che si trova all’interno del cratere sisma, resa possibile grazie alla collaborazione con i Presidenti delle due Regioni, Acquaroli e Tesei. Al cambio di passo che abbiamo già impresso, sia per la ricostruzione pubblica che per quella privata, si affiancano quindi nuovi e ulteriori interventi a favore di territori per troppo tempo tenuti ai margini, che hanno voglia di rialzarsi e di contribuire più incisivamente alla vita del Paese”.