La Cabina sisma ha raggiunto oggi l’intesa su un’Ordinanza che apporta alcune modifiche al Testo unico della ricostruzione privata. Tra queste la modifica dell’art. 30 che prevede, per le famiglie che devono delocalizzare obbligatoriamente la casa da ricostruire e vogliono comprare un immobile alternativo, di ottenere l’anticipo sul contributo per acconti o caparre necessarie all’acquisto.
Un’altra modifica riguarda gli art. 21, 36, 42 e 44 ed è finalizzata a uniformare, semplificare e armonizzare la disciplina del contributo in caso di edifici danneggiati caratterizzati dalla contestuale presenza di unità immobiliari non utilizzabili al momento dell’evento sismico e di unità immobiliari utilizzabili a fini abitativi o produttivi.
“Si tratta di modifiche attese nel territorio del cratere 2016, dove l’avvio della ricostruzione se da un lato è una circostanza positiva, dall’altro ha creato in diverse situazioni problematiche logistiche ed economiche, come in questi casi specifici ora affrontati dall’Ordinanza – commenta il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. La nuova previsione per chi è costretto a delocalizzare la propria abitazione, agevola le famiglie che devono versare acconti o caparre per acquistare la nuova casa. Un sostegno doveroso per chi si trova costretto, per questioni di sicurezza, a spostare la propria casa e ha bisogno di risorse per “fermare” l’abitazione scelta come sostitutiva. Molto importante anche la modifica che armonizza il contributo nei casi di edifici dove coesistono unità immobiliari utilizzabili e non, per evitare impedimenti alla ricostruzione e vuoti urbani. Ringrazio i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria con cui ho condiviso queste decisioni in Cabina. È importante proseguire, laddove necessario, con un’opera di aggiustamento millimetrico degli strumenti normativi, così che siano di supporto e non di ostacolo alla ricostruzione”.