La Cabina di Coordinamento sisma 2016 ha approvato l’incremento dei fondi destinati alla ricostruzione del Santuario della Madonna della Misericordia nel Comune di Petriolo (Macerata). Il contributo originario di 350 mila euro è stato aumentato di poco più di 1 milione di euro, per un importo totale di 1,36 milioni. L’intervento della Cabina sul contributo programmato si è reso necessario per i costi aggiuntivi emersi durante la redazione del progetto esecutivo.
Il Santuario della Madonna della Misericordia, riveste un profondo valore storico e culturale per la comunità di Petriolo. Il progetto di riparazione dei danni da terremoto mira a preservare e valorizzare questa importante eredità, in modo che il santuario possa resistere in modo più ottimale alle prossime sollecitazioni sismiche, garantendo la sicurezza delle persone che lo frequentano.
“L’Appennino centrale è ricco di luoghi storici, di altissimo valore culturale e identitario per tutta la comunità locale, e il Santuario della Madonna della Misericordia ne è un esempio – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 -. Abbiamo lavorato di concerto con la Regione e con l’Ufficio speciale ricostruzione per far sì che le esigenze progettuali potessero essere pienamente accolte, in modo da fornire sufficienti risorse per il completo ripristino di questo importante complesso”.
Il progetto di restauro del complesso situato tra Via della Pace e Piazza San Martino prevede una serie di interventi significativi, sia a livello strutturale che artistico. Questo edificio si estende su tre piani, con due livelli seminterrati dedicati rispettivamente al teatro e all’archivio comunale.
Sul fronte strutturale, il piano di interventi include il rinforzo delle pareti della chiesa per garantire la continuità muraria, oltre al consolidamento delle volte in camorcanna e della muratura della torre campanaria. Il restauro invece riguarderà gli elementi artistici, le superfici dipinte e gli apparati decorativi. Inoltre, sarà necessaria la ricostruzione di putti e cornici che sono stati danneggiati dal sisma, per preservare e valorizzare l’identità artistica del complesso.