Castelli: “Ridiamo vita ai luoghi di Santa Rita”
Via libera al progetto di miglioramento sismico della Chiesa di Santa Maria della Visitazione a Cascia, in Umbria. Con un investimento approvato di 3,9 milioni di euro, l’Archidiocesi di Spoleto Norcia sarà il soggetto attuatore di questo importante intervento. La chiesa, nota per essere il luogo dove nel 1381 fu battezzata Santa Rita, sorge vicino alla Porta Leonina all’interno delle mura della città. Con una storia che affonda le radici nel lontano 856 e con i resti più antichi risalenti al XII secolo, l’edificio ha attraversato numerosi restauri e modifiche nel corso dei secoli. Originariamente nota come Collegiata di Santa Maria e poi come Santa Maria della Plebe, ha avuto diverse funzioni, inclusa quella di cripta e luogo di sepoltura, testimoniati dai leoni dell’antico protiro e da resti di muri in conci.
“Cascia è una delle località dell’Umbria che più esprime quell’afflato spirituale che questa terra ha ispirato da secoli in chi la visita. Restituire la chiesa parrocchiale alla comunità vuole dire restituire un luogo di culto e un pezzo di storia a tutto l’Appennino centrale nonchè una meta alle migliaia di visitatori e pellegrini ispirati dalla figura di Santa Rita. Voglio ringraziare la Presidente Donatella Tesei, il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Umbria, Stefano Proietti Nodessi, e il sindaco Mario De Carolis, perché insieme stiamo davvero tutelando un patrimonio di spiritualità, arte e cultura che è fondamentale per la comunità locale”.
La Chiesa di Santa Maria della Visitazione ha subito danni significativi a causa del sisma del 2016, inclusa la formazione di lesioni nelle murature, il distacco di intonaci, e danneggiamenti alle coperture e alle strutture portanti. Questi danni hanno compromesso sia l’estetica che la stabilità strutturale dell’edificio, rendendo necessari interventi di riparazione e consolidamento per garantire la sicurezza e preservare il valore storico e culturale della chiesa.
L’intervento prevede il ripristino statico dei danni e il miglioramento sismico delle strutture. Il progetto include la riparazione delle lesioni, il consolidamento delle murature e delle volte, l’inserimento di catene e micropali per il rafforzamento strutturale, e la sostituzione del solaio di copertura. L’obiettivo è eliminare le principali vulnerabilità e migliorare la sicurezza, rispettando i vincoli di restauro monumentale.