Castelli: “La ricostruzione al servizio di un Appennino più sicuro”
L’Ufficio Speciale per la ricostruzione delle Marche ha stanziato 8,7 milioni del fondo integrativo per la ricostruzione pubblica per la Caserma dei Vigili del fuoco di Macerata. I fondi vanno a completare il plafond di circa 12,7 milioni, necessari per la demolizione e ricostruzione degli edifici che comprendono la palazzina autorimesse, la palazzina servizi e il cosiddetto castello di manovra per le esercitazioni. Il Commissario Castelli ha consegnato oggi il relativo decreto dell’Usr al Prefetto di Macerata, Isabella Fusiello.
“Abbiamo sbloccato un’altra opera pubblica fondamentale per tutto il territorio del Maceratese – commenta il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. La Caserma dei Vigili del fuoco di Macerata attendeva da anni le risorse necessarie per una ricostruzione che potesse sostenere anche la riorganizzazione dell’intera area, senza però pregiudicare il lavoro di chi vi opera. Grazie al piano studiato per la cantierizzazione i lavori non fermeranno le attività. Strutture adeguate per i vigili del fuoco rientrano appieno nella nostra visione di ricostruzione, come possibilità di implementare quei servizi essenziali che rendano più sicura la vita nei territori dell’Appennino centrale”.
La nuova palazzina servizi avrà un interrato, destinato a magazzini, e tre piani fuori terra. Al piano terra ci saranno i servizi mensa e di accoglienza, al primo piano la sala operativa e all’ultimo piano i servizi per il pubblico. Mentre la nuova palazzina autorimesse si svilupperà su tre livelli: autorimesse al piano terra, camerate al primo piano e uffici al secondo. A livello energetico, gli edifici mireranno a soddisfare il requisito NZEB, cioè il quasi azzeramento delle emissioni, con impianti di climatizzazione e riscaldamento avanzati, ventilazione meccanica controllata e sistemi solari termici e fotovoltaici per rispettare i requisiti energetici necessari. La nuova organizzazione del sito include anche nuovi servizi infrastrutturali come fognature, sistemi di recupero delle acque piovane, vasche di accumulo per l’invarianza idraulica e spazi esterni quali parcheggi e aree verdi. Dopo l’approvazione del progetto definitivo, si procederà con l’appalto integrato, mettendo a gara sia il progetto esecutivo che i lavori, così da procedere più rapidamente alla fase di cantierizzazione.