I progetti riguardano i Comuni tra Acquasanta Terme ed Arquata del Tronto.
Per il Commissario Castelli: “Il patrimonio naturalistico diventa un’opportunità di rilancio sostenibile”
Prendono avvio nel cuore del cratere sismico marchigiano le filiere forestali del legno dei Monti della Laga. Si tratta di due progetti integrati sviluppati nei boschi dei Comuni tra Acquasanta Terme ed Arquata del Tronto, finalizzati a valorizzare la biomassa forestale oggi prevalentemente utilizzata come legna da ardere.
I due progetti, promossi fin dall’inizio dal Consorzio BIM Tronto, sono stati presentati oggi nella frazione di Umito ad Acquasanta Terme, alla presenza del Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, dell’Assessore Regionale all’Agricoltura e Foreste Andrea Maria Antonini, del Sindaco di Acquasanta Terme Sante Stangoni, del Sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi, del Presidente Consorzio BIM Tronto Luigi Contisciani e del Segretario Generale Symbola Fabio Renzi.
Da Umito oggi, infatti hanno avuto inizio i lavori di recupero di uno dei principali percorsi forestali che prende vita proprio da questa frazione. I progetti, in parte finanziati dal PSR Marche 2014 – 2020, hanno ricevuto anche risorse tramite un Contratto di rete finanziato dal Piano nazionale complementare sisma Next Appennino, per un ammontare complessivo di oltre 2,3 milioni di euro.
I soggetti coinvolti – Le filiere del legno vedono coinvolte le imprese forestali locali oltre alle Comunanze Agrarie, le principali proprietarie delle aree boschive e l’impresa di trasformazione e commercializzazione Laga Legno Srl, sul quale capitale è intervenuta recentemente anche l’impresa edile ascolana Panichi S.r.l.. Grazie alla Laga Legno Srl, il legno proveniente dai boschi dell’Appennino centrale verrà prodotto e venduto in tavolato, cippato e pellet.
Gli obiettivi – La finalità è una gestione boschiva sostenibile ed oculata, attenta al territorio e con importanti ricadute sull’economia locale. Un’area fortemente penalizzata dal susseguirsi di una lunga serie di eventi catastrofici a partire dal Sisma 2016 vedrà finalmente avviare l’inizio di un percorso di rilancio e di valorizzazione della comunità locale e dei suoi abitanti. L’utilizzo dei circa 4000 ettari di bosco partirà proprio dalla riqualificazione delle vie di accesso, attraverso la riqualificazione della viabilità forestale esistente ma attualmente non utilizzabile.
Saranno quindi recuperati circa 22 km di strade nei boschi dell’Acquasantano e oltre 3 km di piste forestali nel comprensorio Arquatano. E proprio in questi giorni sono in procinto di approvazione altri 35 km di tratti viari da riqualificare. Pertanto, i boschi saranno finalmente accessibili in maniera gratuita non solo alle imprese forestali ma anche ai turisti e ai visitatori dei monti Piceni, restituendo un patrimonio territoriale tutto da scoprire.
“La riparazione di una comunità così colpita dagli eventi sismici e dalle crisi pandemica ed economica, per essere duratura nel tempo deve partire anche dai valori espressi dal territorio in cui risiede – spiega il Commissario Castelli -. Il bosco è una caratteristica predominante nelle aree interne dei Monti della Laga, che ora grazie alle risorse messe in campo da Next Appennino e dai Fondi Regionali, hanno l’occasione di rilanciare l’economia locale proprio a partire dal patrimonio naturalistico dell’area. Ringrazio la Regione, i sindaci Stangoni e Franchi e le imprese che hanno deciso di unire le forze in due progetti di grande qualità, come dimostrano le risorse ottenute, e che contribuiranno a valorizzare il nostro prezioso patrimonio territoriale e a porre le basi per un’economia innovativa e sostenibile, al servizio della crescita di tutto il territorio regionale”.