Castelli: “L’unione e la partecipazione rafforzano i territori”
Oggi il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ha partecipato presso la sede del Comune di Posta, alla presentazione della prima fase del Piano straordinario di ricostruzione intercomunale, che coinvolge anche i comuni di Borbona e Leonessa nel Lazio. Con lui i sindaci Maria Antonietta Di Gaspare (Borbona), Gianluca Gizzi (Leonessa) e Achille Pacifici (Posta), l’assessore regionale e alla Ricostruzione Manuela Rinaldi.
Questo Psr è attualmente l’unico di natura intercomunale nel cratere del Centro Italia ed è nato dalla volontà dei tre Comuni di cogliere l’opportunità della ricostruzione per migliorare i servizi e le prospettive dei loro territori, superando i meri confini amministrativi e coinvolgendo fin dal primo momento le comunità in un’ottica di partecipazione e di coprogettazione.
“L’abbraccio di queste tre comunità ha un alto valore, sia ideale che operativo. Il Psr di Borbona, Leonessa e Posta è un esempio concreto dell’importanza di coinvolgere le comunità locali nei processi di ricostruzione e sviluppo – dichiara il Commissario Castelli -. L’ascolto delle comunità, mediato da professionisti che consentono una migliore sintesi al servizio delle programmazioni comunali e intercomunali, consente di migliorare e valorizzare il processo di ricostruzione. Una fase che, come giustamente rilevato anche dall’egregio lavoro presentato oggi, deve necessariamente coordinarsi con le opportunità del Pnrr, del Piano nazionale complementare sisma e con la programmazione europea”.
Il gruppo di progettazione, guidato dall’architetto e urbanista Francesco Nigro, è affiancato dalle società di consulenza tecnica Smart Land, che si occupa degli studi socio-economici e dei processi di valorizzazione e sviluppo territoriale e sostenibile, e MeltinPro, che si occupa dei percorsi partecipati di rigenerazione territoriale, urbana, sociale e di comunità. Sul fronte degli studi storici l’analisi è condotta invece dal docente di UniRoma3 Michele Zampilli.
La prima fase del lavoro ha riguardato un’attenta analisi del territorio. Sono dunque emersi tre macro obiettivi strategici: prevenire e ridurre i rischi; favorire nuove forme di residenzialità; creare nuove opportunità di sviluppo.
Da qui, oltre a considerazioni specifiche per i tre capoluoghi, sono state elaborate sei linee di indirizzo comuni basate su altrettanti capisaldi, che rappresenteranno la base della seconda fase del Psr, dove saranno definite azioni e politiche puntuali in base alle strategie individuate: la comunità, caratterizzata in questi territori da un policentrismo identitario, arricchito dalla presenza di numerose frazioni; il biodistretto, che può rafforzarsi grazie anche ai servizi ecosistemici, quali l’agricoltura e la selvicoltura, per rendere produttive le eccellenze legate alla natura; una migliore gestione di acqua ed energia, con il rafforzamento della Comunità energetica; il paesaggio, in quanto possibile scenario dei tanti turismi, soprattutto legati a cammini e fruizione lenta, che attraversano il territorio; la salubrità e il benessere, pensando a servizi in condivisione tra i tre Comuni, riguardanti la formazione, la salute e lo sport; e infine la prevenzione e la sicurezza, lavorando a specifiche misure per ridurre la fragilità del territorio, migliorare l’accessibilità e strutturare i presidi operativi e strategici in caso di emergenza.