La Conferenza dei Servizi speciale convocata dalla Struttura commissariale sisma 2016 ha dato l’ok al Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica per l’intervento unitario relativo all’aggregato pubblico-privato di Palazzo dei Priori, nel cuore di Visso. Sarà la prima opera pubblica ad essere avviata all’interno del centro storico, un segnale concreto e atteso che segna l’inizio della rinascita del borgo, duramente colpito dal sisma del 2016.
Palazzo dei Priori rappresenta da secoli il cuore civile e architettonico della comunità vissana. Le prime testimonianze risalgono al XIII secolo, quando era sede del “Platinum Communis Vissi”. Nel Quattrocento, dopo un incendio, fu ricostruito da Bartolomeo da Camerino che ne definì i prospetti rinascimentali. A questo periodo risalgono anche gli affreschi di Paolo da Visso, tra cui la “Madonna col Bambino” conservata nella sala del Consiglio, che sarà oggetto di lavori di restauro con l’avvio del cantiere. Nei secoli successivi il palazzo conobbe ampliamenti e restauri, dall’intervento dei Farnese fino all’Ottocento, quando il sindaco Gaola Antinori ne promosse un recupero con l’inserimento dell’orologio in facciata e del campanile a vela. Un edificio stratificato, simbolo della storia e dell’identità della città, che tornerà a vivere.
L’intervento unitario previsto dall’Ordinanza Speciale n. 61/2023 ha un importo complessivo di 4.164.045 euro. Da questa cifra è stato stralciato un importo di 500.000 euro per la realizzazione del tunnel di via Galliano, opera strategica che nelle scorse settimane è stata completata consentendo il passaggio dei mezzi da lavoro, garantendo un’uscita di sicurezza per i soccorsi e creando le condizioni operative per l’apertura dei cantieri in tutto il centro storico. Il tunnel ha inoltre evitato la demolizione degli edifici che si affacciano sulla via, preservando così la storia e l’anima di Visso.
«Con il via libera di oggi – ha dichiarato il Commissario straordinario alla ricostruzione sisma Guido Castelli – Visso compie un passo decisivo verso la sua rinascita. Restituiremo alla comunità non solo la sede comunale, ma un patrimonio identitario che racconta secoli di storia. Andiamo avanti con determinazione cercando di recuperare il tempo perduto: finalmente i suoni dei cantieri romperanno il surreale silenzio della piazza di Visso. Un ringraziamento va al sindaco Rosella Sensi, all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche, al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e alla Soprintendenza per il lavoro svolto in piena sinergia, che ha consentito di raggiungere questo importante risultato che segna l’inizio di un percorso importante per Visso».
Il commento del sindaco Rosella Sensi: «Ringraziamo il Commissario, la Struttura commissariale e l’Ufficio Speciale Ricostruzione perché oggi Visso compie un passo importante verso il ritorno alla normalità che merita. Palazzo dei Priori e gli altri edifici del nostro centro storico non sono soltanto beni di interesse storico e culturale, ma rappresentano un’identità viva che i cittadini riconoscono come parte della loro storia secolare. Il nostro auspicio è di poter tornare presto lì anche come Comune, restituendo a queste mura il ruolo che hanno sempre avuto nella vita della comunità.»
Il 2025 si conferma così l’anno dei cantieri anche nei centri storici più colpiti dal sisma. L’iter procede con anche sugli altri interventi previsti dall’Ordinanza Speciale 61/2023: l’aggregato della Chiesa e Palazzo San Giacomo con un importo di 5 milioni di euro, l’aggregato pubblico-privato di Palazzo Governatori con un importo di 4,9 milioni e il miglioramento sismico di Palazzo Varano con un importo di 2,7 milioni. Per tutti questi interventi è prevista a breve l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, con la possibilità di un incremento degli importi rispetto a quanto inizialmente programmato, ed entro l’anno saranno pronti i progetti esecutivi per l’affidamento dei lavori. Per la Collegiata di Santa Maria sono in corso approfondimenti, con opere provvisionali già installate fino al cassettonato per prevenire l’aggravamento dei danni.