Tolentino, approvato il recupero di Palazzo Sangallo: via libera dalla Conferenza regionale

La Conferenza Regionale ha valutato positivamente il progetto di fattibilità tecnico-economica per il miglioramento strutturale, il risanamento del manto di copertura e il ripristino funzionale del piano terra e delle grotte di Palazzo Sangallo, nel cuore di Tolentino (Mc).

L’intervento, inserito nell’Ordinanza commissariale 137 del 2023, rientra nel Programma straordinario di Rigenerazione Urbana connessa al sisma e prevede un investimento di 2.630.302 euro. Il progetto è stato verificato anche dall’Ufficio Speciale Ricostruzione, che ha espresso parere favorevole sulla congruità tecnico-economica dell’intervento.

«Ora il Comune di Tolentino potrà procedere alla fase esecutiva – spiega il Commissario straordinario alla ricostruzione -. Il Palazzo Sangallo, simbolo storico della città, si avvia così verso una nuova vita, nel segno della sicurezza, della funzionalità e della valorizzazione culturale, tutto ciò grazie anche al lavoro congiunto tra tutte le componenti coinvolte, in primis Comune, Usr e la Regione Marche».

L’edificio, danneggiato dagli eventi sismici del 2016/2017, presenta lesioni diffuse su murature, architravi, volte e coperture, oltre a problematiche strutturali che ne compromettono la piena fruibilità.

L’intervento approvato, concordato con la Soprintendenza, prevede una serie di opere mirate alla riparazione dei danni e al rafforzamento locale degli elementi più vulnerabili. Sono inoltre previsti interventi architettonici per il ripristino delle finiture, il restauro degli elementi decorativi e il miglioramento dell’accessibilità.

Particolare attenzione è stata riservata alla Sala Nerpiti, che verrà demolita per restituire alla corte interna del palazzo la sua configurazione originaria. Il progetto include anche il rifacimento della pavimentazione della corte, la valorizzazione delle arcate storiche e la sostituzione degli infissi, nel rispetto dei caratteri storici dell’edificio.

Curiosità. Il palazzo ha origini rinascimentali e la sua edificazione viene datata al 1516, su commissione del cardinale Ascanio Parisani e progettato da Antonio da Sangallo il Giovane. La costruzione venne bruscamente interrotta per l’improvvisa scomparsa del committente, e il pregiato basamento in bugnato, costituente il piano terra e l’ammezzato, rimase coperto da un tetto a falde.

Il commento dell’amministrazione comunale:  «Esprimiamo viva soddisfazione nel constatare che l’operato del Commissario e del suo staff si conferma efficiente e attento alle esigenze della città. Un ringraziamento va alla Soprintendenza e al personale del Comune, in particolare ai collaboratori dei lavori pubblici, per l’impegno profuso in questo importante progetto per Tolentino».