“Dopo decenni di abbandono e marginalizzazione per il nostro Appennino e per tutte le aree montane italiane si apre una nuova era. Con l’approvazione della Legge per la Montagna le comunità che presidiano i territori avranno il giusto riconoscimento del ruolo che svolgono e si creeranno le condizioni per fare di questi luoghi non solo rifugi per i fine settimana, ma veri avamposti dell’innovazione e della sostenibilità” dichiara il Commissario Straordinario al sisma 2016.
“Nel cratere sisma 2016 abbiamo sviluppato diverse misure mirate a combattere lo spopolamento, grazie alla Legge per la Montagna ora c’è un quadro di riferimento organico che ci permetterà di cogliere nuove opportunità e lavorare in un contesto di garanzie e prospettive che i nostri territori aspettavano da tempo”. “Ora avremo più strumenti per combattere la cronica carenza di servizi e superare la marginalità nei processi economici delle aree montane – prosegue il Commissario –. Questo provvedimento rappresenta un cambio di paradigma rispetto alle vecchie politiche frammentarie e assistenziali, in questo modo il nostro Appennino potrà tornare al ruolo centrale che merita permettendoci di valorizzare l’opera di ricostruzione, riparazione e rilancio economico sociale del cratere sisma 2016. Con le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, gli incentivi a imprese e giovani, le misure per la sanità, il lavoro agile e la natalità – conclude– ora abbiamo nuovi strumenti per rispondere concretamente alle reali esigenze dei cittadini e per dare un futuro ai nostri territori”.