Valfornace, insieme alle bimbe e ai bimbi del paese mattoni e cemento per il futuro: posata la prima pietra del nuovo Polo Scolastico “Ugo Betti”

Insieme alle bambine e ai bambini del paese, Valfornace ha messo oggi “mattoni e cemento per il futuro”. È stata infatti posata in viale Filippo Marchetti la prima pietra del nuovo Polo Scolastico “Ugo Betti”, un’opera che unisce sicurezza, innovazione e sostenibilità e che segna una tappa fondamentale nel percorso di rinascita della comunità.

Il nuovo complesso sorgerà al posto dell’edificio demolito perché gravemente danneggiato dal sisma del 2016 e avrà una superficie lorda di 1.381 mq, con spazi in grado di accogliere 103 alunni: 15 bambini della scuola dell’infanzia, 55 della primaria e 33 studenti della secondaria di primo grado. Il progetto comprende anche una mensa di circa 90 mq e una palestra di tipo A1 di 330 mq con copertura in legno lamellare.

Il nuovo polo sarà realizzato su un unico piano, con una progettazione che favorisce la connessione tra spazi interni ed esterni secondo i principi dell’outdoor schooling. La struttura, pensata anche per il tempo prolungato, consentirà attività con classi aperte e laboratori, favorendo l’acquisizione di un metodo di studio autonomo e l’incontro tra bambini e ragazzi di età diverse, un arricchimento per tutto il percorso educativo.

Costruito in classe d’uso IV, la più alta categoria prevista per gli edifici strategici, il nuovo polo sarà in grado di resistere a eventi sismici e potrà fungere da luogo sicuro per affrontare le emergenze, assicurando la continuità dei servizi essenziali. Sarà inoltre realizzato secondo gli standard Nzeb (Near Zero Energy Building), con più corpi edilizi collegati e struttura a telaio in cemento armato per garantire il massimo livello di sicurezza antisismica ed efficienza energetica.

L’intervento, avviato con un importo iniziale di 2,43 milioni di euro, ha visto una rimodulazione fino a raggiungere un investimento complessivo di 5.140.655,54 euro, finanziato attraverso le Ordinanze Speciali n. 31/2021 e n. 80/2024, con il supporto del Fondo di accantonamento e l’attestazione di incentivo del Conto Termico per oltre 658 mila euro. La conclusione dei lavori è prevista per i primi mesi del 2026, con l’obiettivo di aprire le porte ai bambini e ai ragazzi già dall’anno scolastico 2026/27.

Dal 2017 gli alunni di Valfornace studiano in una struttura provvisoria donata da Salini Impregilo nell’area SAE di Piazza Vittorio Veneto. Con questo nuovo Polo Scolastico la comunità potrà finalmente restituire ai propri giovani una scuola moderna, sicura e accogliente, che diventerà anche un punto di riferimento per le famiglie e uno strumento concreto per contrastare lo spopolamento delle aree interne.

«Passiamo dalla fase progettuale a quella del lavoro vero – ha dichiarato il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca –. Questa struttura sicura e dotata di laboratori non è solo una scuola: potrà diventare un vero e proprio centro di aggregazione per tutto il paese, un punto di riferimento per bambini, ragazzi, famiglie e per l’intera comunità. La ricostruzione sta andando avanti: oltre alla scuola, sono in costruzione il COC (Centro Operativo Comunale) e il recupero di appartamenti destinati all’edilizia residenziale pubblica. In più, prossimamente, saranno ricostruite le due sedi comunali di Fiordimonte e Pievebovigliana. Il conto alla rovescia è partito, grazie a USR Marche e al Commissario Castelli che ci sono stati sempre vicino. Avremo una struttura all’avanguardia, importante anche come polo attrattivo per le famiglie, per arginare lo spopolamento che colpisce le aree interne».

«La posa della prima pietra è sempre un momento emozionante – ha aggiunto il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli –. Qui ancora di più perché questa scuola era attesa da molto tempo. Una scuola sicura, sostenibile, tutta su un piano, che potrà favorire l’aggregazione e diventare un punto di riferimento per l’intera comunità. Questo è un altro segno tangibile che la ricostruzione pubblica sta avendo un impulso importante. Sarà un fiore all’occhiello, anche per il servizio scolastico integrato con trasporto e tempo prolungato, capace di creare relazioni, senso di appartenenza e il desiderio dei ragazzi di tornare e restare in questi territori. Quello che succede oggi a Valfornace è un fatto storico».