La Conferenza Regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la riparazione dei danni e il miglioramento sismico del Palazzo dei Priori, nel cuore del centro storico di Sarnano, nel Maceratese. L’intervento, dal valore complessivo di 2,3 milioni di euro, rientra nel Programma straordinario di rigenerazione urbana post-sisma previsto dall’ordinanza numero 137 del 2023.
«Questa approvazione rappresenta passaggio fondamentale per restituire alla comunità un bene identitario, rendendolo più sicuro, accessibile e pronto ad accogliere nuove funzioni al servizio del territorio – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Ringrazio per il lavoro costante il Comune, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».
«Il Comune di Sarnano ha ottenuto un finanziamento di 2,3 milioni di euro per la riparazione dei danni miglioramento sismico del Palazzo dei Priori, un edificio iconico nel cuore del nostro centro storico. Un progetto che mira a trasformare un “vincolo” in un’opportunità, perché attraverso il restauro non si procede solamente alla conservazione, ma si avvia anche una rigenerazione urbana e un rilancio culturale in quanto gli spazi del palazzo saranno pensati come ambienti flessibili e multifunzionali destinati ad accogliere attività museali mostre laboratori e eventi culturali e di promozione territoriale. Un ringraziamento, quindi alla struttura commissariale all’ufficio speciale Ricostruzione e dal Commissario straordinario Guido Castelli per la vicinanza e per il supporto, sempre pronto a garantire non solo la ricostruzione fisica ma anche il rilancio culturale di queste aree».dichiara il sindaco Fabio Fantegrossi.
Il Palazzo dei Priori, edificio simbolo della storia civica sarnanese, sorge nella parte sommitale del borgo medievale e rappresenta uno degli elementi architettonici più significativi del tessuto urbano. Venne edificato nella seconda metà del XIII ed era destinato all’alloggio dei dieci Priori di Sarnano, che a turno, due alla volta, governavano il Comune. Insieme al palazzo del Popolo, al palazzo del Podestà e alla Chiesa di Santa Maria costituisce la cortina scenica di Piazza Alta, da cui diparte la tipica forma a Castrum del borgo medievale.
Danneggiato dagli eventi sismici del 2016/2017, l’immobile sarà oggetto di un articolato intervento di consolidamento strutturale, restauro conservativo e riqualificazione funzionale. Il progetto prevede anche l’inserimento di nuovi impianti tecnologici, il miglioramento dell’accessibilità e la valorizzazione degli spazi interni, che saranno destinati ad attività museali, culturali e associative.