
La Cabina sisma ha aumentato il contributo per il restauro di Palazzo Finaguerra e il ripristino della sede museale dei reperti archeologici nel Comune di Matelica, in provincia di Macerata. “Siamo felici di poter dare questa notizia, anche sapendo quanto l’ex sindaco Baldini avrebbe apprezzato questo avanzamento per la valorizzazione del ricchissimo patrimonio archeologico di Matelica – commenta il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Voglio ringraziare il Presidente Francesco Acquaroli per l’intesa raggiunta in Cabina, l’Usr e il sindaco Denis Cingolani che sta facendo un grandissimo lavoro per questo territorio e che siamo felici di affiancare giorno per giorno”.
L’Ordinanza speciale approvata in Cabina aumenta l’importo dell’intervento di 335 mila euro per un contributo complessivo pari a 2,3 milioni. Il restauro di Palazzo Finaguerra prevede la riqualificazione della sede museale che ospita reperti archeologici di epoca picena, romana e medievale, oltre ai laboratori didattici e del deposito della Soprintendenza Archeologica delle Marche. L’aumento di risorse si è reso necessario per consentire lo smontaggio e lo stoccaggio delle teche espositive e il trasferimento in sicurezza dei reperti archeologici, operazioni indispensabili per permettere le indagini sulle strutture portanti e sugli apparati decorativi del palazzo. Il Comune di Matelica, soggetto attuatore dell’intervento, ha provveduto all’acquisto di un immobile da adibire a magazzino per i reperti, mentre i lavori saranno in corso.
“È fondamentale investire risorse della ricostruzione per il recupero degli spazi dedicati alla cultura nella nostra città – spiega il primo cittadino Cingolani -. Siamo molto soddisfatti di questo aumento delle risorse che ci permetterà di recuperare luoghi importanti per Matelica. Sono in corso diversi cantieri e abbiamo molti progetti dedicati non solo al ripristino, ma anche alla successiva valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale. Come amministrazione comunale ringraziamo il commissario Castelli, il presidente della Regione Acquaroli e tutto l’Usr”.