
La Conferenza permanente ha approvato l’Intervento di miglioramento sismico della Chiesa di Sant’ Antonio a Norcia. A seguito degli eventi sismici del 2016, si è manifestato un rilevante quadro fessurativo che ha comportato crolli parziali e danni gravi alle strutture portanti, nonché mettendo in evidenza un insieme di vulnerabilità. Il campanile a vela è crollato sul tetto dell’aula, determinando la rottura di una trave primaria e lo sfondamento dell’assito in tavolato di legno. Dopo il sisma, alcune opere di pregio e di arredo sono state trasferite per essere messe in sicurezza, mentre altre sono ancora nella chiesa e saranno rimosse e spostate presso il deposito per i Beni culturali a Santo Chiodo di Spoleto. Si provvederà alla riparazione del danno con riuso del materiale “in situ”, l’eliminazione degli elementi estranei, per tipologia ma anche per rigidezza, ai caratteri tradizionali dell’edilizia storica locale, l’adeguamento statico della copertura, conservandone la tipologia costruttiva, riparazione tramite cuci-scuci dei tratti di muratura lesionate e sconnesse, la ricostruzione secondo la forma originaria della porzione crollata del campanile a vela con il riutilizzo dei materiali di recupero , la demolizione dell’attuale cordolatura e il consolidamento delle murature perimetrali. Il costo totale dell’intervento è di 465.000,00.
“Con questo intervento recuperiamo un altro gioiello della nostra tradizione religiosa e storica- commenta il Commissario alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli – Insieme alla Regione Umbria, guidata dal presidente Stefania Proietti, al’Arcivescovo Renato Boccardo, all’Ufficio ricostruzione e al sindaco Giuliano Boccanera, stiamo lavorando in stretta sinergia per far rinascere la città natale di San Benedetto, Patrono d’Europa. Norcia e la Civitas appenninica meritano il riconoscimento di Capitale europea della cultura 2033”