
La Conferenza permanente ha approvato l’intervento di riparazione danni e miglioramento sismico della chiesa di San Benedetto a Monte Cavallo Dalla documentazione si evince che la chiesa venne edificata tra il XII ed il XIII secolo; nel XVI vennero realizzati gli affreschi, e più tardi vennero installati gli altri laterali lignei e fu realizzato il rosone in facciata. La chiesa ha un’unica navata, nel lato sud-ovest è affiancata la torre campanaria; all’interno sui lati lunghi si trovano due altari lignei decorati con pitture ad imitazione marmo e foglia d’oro, all’interno dei quali ci sono due nicchie affrescate. Gli interventi previsti prevedono la riparazione dei danni, la riduzione della vulnerabilità ed il miglioramento sismico della Chiesa con interventi di cuci – scuci in corrispondenza di lesioni e angolate, ristilatura dei giunti; iniezioni di malta a bassa pressione, adeguamento della struttura lignea di copertura e revisione del manto, ripristino dell’impermeabilizzazione, installazione di linee vita, inserimento di trefoli in acciaio inox previa scarnitura dei giunti della zona dell’abside, consolidamento della volta con armatura in prolipopilene e malta di calce idraulica, interventi di cuci – scuci nelle porzioni danneggiate della torre campanaria, rinforzo delle murature della sagrestia con ristilatura dei giunti, cuci – scuci, intonaci armati all’interno, ripristino dei collegamenti tra solaio e murature e la revisione della copertura e del manto. Il costo dell’intervento è di 475.526,48 euro.
“Le nostre chiese sono parte integrante del patrimonio culturale, dobbiamo preservarle e tramandarle, nelle totali condizioni di sicurezza – sottolinea il Commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli- Ringrazio per la collaborazione sempre efficiente il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Arcivescovo Francesco Massara, l’Ufficio ricostruzione Marche e il sindaco Pietro Cecoli. Insieme stiamo portando a termine il nostro compito, che è quello di riconsegnare tutti i nostri beni più preziosi a tutta la cittadinanza”.