Arcevia, lavori in corso all’edificio ex Avis

Sono in corso i lavori di riparazione post sisma sull’edificio ex Avis di Piazza Garibaldi, ad Arcevia, in provincia di Ancona. Danneggiato e reso inagibile dal terremoto del 2016/2017, il fabbricato ubicato in pieno centro, composto da due livelli seminterrati e due fuori terra, è uno degli elementi essenziali, non solo a livello storico, della stessa piazza.

«Ogni singolo tassello delle comunità del sisma, anche il più piccolo, risulta importante per il cratere e più in generale per il rilancio dell’entroterra appenninico – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Il lavoro che stiamo svolgendo è capillare e costante e di questo devo ringraziare pubblicamente i Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».

«Il finanziamento dell’intervento con i fondi del terremoto 2016 e l’inizio dei lavori che ha visto impegnato il Comune di Arcevia tramite l’ufficio tecnico comunale, in questi mesi, consentirà di recuperare un edificio importante nella Piazza principale e conseguentemente di rimettere a disposizione, spazi recuperati funzionali alle attività di volontariato – dichiara il sindaco Marisa Abbondanzieri -. Il risanamento statico ed architettonico ha sempre un grande valore, tanto più quando si tratta di un edificio pubblico. È stata importante la collaborazione con l’ufficio della ricostruzione e il Commissario Castelli. Sono ancora molti i compiti che ci attendono e dobbiamo sviluppare insieme».

Il progetto da 975.000 euro nasce quindi dall’esigenza di ripristinare l’agibilità, e quindi permettere la fruizione, dell’edificio che avrà una destinazione d’uso pubblica polivalente, principalmente come sede per le associazioni locali.

Gli interventi previsti sono volti al ripristino e al miglioramento sismico e impiantistico-energetico; tra questi, il rinforzo delle strutture con uso diffuso di profili di acciaio, lavorazioni di rimozione di elementi snelli o in falso e rinforzo di solai. Si prevede anche la demolizione delle scale interne. Successivamente, la costruzione di una unica nuova scala in acciaio adeguata per i carichi di servizio e la sostituzione della copertura con una costituita da strutture lignee con un sistema sottostante di funi di controvento.

Curiosità. Non sono stati rinvenuti documenti storici del progetto originale, ma l’epoca di costruzione risale con probabilità al periodo alto medievale. Le prime testimonianze risalgono infatti alla fine del 1500, come citato all’interno di alcuni manoscritti storici. Il primo tra questi è una mappa di Gherardo Cibo nel quale viene identificato come “Loggia della Communità”, segue la mappa a stampa di Ramazzini del 1594 dove corrisponde ad “Hospitale” ed un disegno del testo manoscritto di Lelio Testi del 1636.