L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato la perizia di variante e suppletiva dell’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico in corso a Valfornace, nel Maceratese. Al tempo stesso, il contributo è stato rideterminato in 3 milioni di euro rispetto ai 2,5 milioni previsti inizialmente.
«La messa in sicurezza dei territori rimane una delle priorità per il centro Italia colpito dal sisma – ricorda il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Oltre alle case ed ai palazzi, infatti, abbiamo il dovere di far sì le condizioni per vivere qui siano le migliori possibili. Ringrazio per gli sforzi profusi Comuni, Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».
Il progetto è stato elaborato per il tratto del torrente Fornace in corrispondenza dell’abitato di Pievebovigliana, che provoca ingenti fenomeni di esondazione, connessi soprattutto al profilo di rigurgito causato dal sottodimensionamento del ponte esistente, e rappresenta la prosecuzione degli interventi finalizzati alla sistemazione del corso d’acqua per i quali già in corso i lavori del primo stralcio esecutivo.
Tra le lavorazioni, l’esecuzione degli interventi necessari alla riduzione del rischio idraulico e dell’aumento delle portate defluibili in alveo, che ridurrà la ricorrenza di eventuali fenomeni alluvionali. Gli interventi prevedono infatti l’allargamento delle sezioni a monte del ponte di attraversamento con demolizione e ricostruzione del manufatto, in modo da aumentarne la capacità di deflusso e minimizzare gli effetti di rigurgito indotti dalla sua presenza. La perizia di variante prevede invece la realizzazione di una diversa configurazione del nuovo ponte, con una campata più larga, che garantisce il raggiungimento di un metro e cinquanta di franco idraulico e il pieno rispetto delle Ntc 2018.