Sisma: Castelli: “Ricordiamo le scosse di otto anni fa e la tragedia di Rigopiano”

Le quattro scosse che il 18 gennaio del 2017 fecero tremare la terra in Abruzzo, e nei territori circostanti, rappresentarono un ulteriore, duro, colpo per le comunità dell’Appennino centrale, già provate dagli eventi sismici avvenuti nel corso del 2016. A rendere la situazione ancor più difficile vi fu la concomitanza di forti nevicate che avevano paralizzato molti borghi, privati di energia elettrica a causa di un esteso black out. Quella giornata da drammatica si sarebbe trasformata in tragedia quando, nel pomeriggio, una valanga si abbatté sull’Hotel Rigopiano, causando 29 vittime. A distanza di otto anni è doveroso ricordare quanto avvenuto, per rispetto delle vittime, dei loro familiari, e delle comunità colpite. La memoria è un dovere, così come la sicurezza: entrambi ci ammoniscono rispetto agli errori compiuti e ci ricordano l’importanza di agire diversamente per il futuro. Si tratta di un insegnamento che porto ogni giorno nell’opera di ricostruzione che sono chiamato a compiere e che, nel 2024, ha consentito quel cambio di passo al quale quest’anno vogliamo far seguire un incremento sostanziale dei cantieri grazie al lavoro di squadra con il presidente Marco Marsilio e l’Usr”.

Lo dichiara in una nota il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli.

Ricostruzione pubblica e privata in Abruzzo:

I dati aggiornati al 16 gennaio 2025 indicano che richieste di contributo per la ricostruzione presentate in Abruzzo da soggetti privati per immobili residenziali o produttivi danneggiati sono 6.157 e quelle concesse 2.970 (1.539 quelle in istruttoria; 1648 le respinte). Il totale dell’importo richiesto è di un miliardo e 202 milioni di euro, quello concesso è di 726 milioni mentre quello liquidato ammonta a 381,7 milioni.

Relativamente alla ricostruzione pubblica, l’importo programmato è circa 1 miliardo e 50 milioni. I milioni di euro concessi sono circa 220 milioni, mentre quelli liquidati 200.