Matelica, partiti i lavori sulla Caserma dei Carabinieri

Sono partiti i lavori sulla Caserma di Carabinieri di Matelica, in provincia di Macerata. Si tratta di un intervento da 2,9 milioni di euro che punta a riparare l’edificio danneggiato dal sisma, situato in pieno centro storico.

«Il piano di ricostruzione delle caserme del cratere nelle Marche ha finanziato oltre 59 milioni di interventi – ricorda il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Si tratta di un’azione determinante per la ripartenza di questi territori così provati, che sta godendo di un’attuazione puntuale e seria. Ringrazio per questo, oltre all’Arma, i Comuni coinvolti, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».

«Una buona notizia per Matelica – commenta il sindaco Denis Cingolani – la ricostruzione della caserma dei Carabinieri è fondamentale per permettere al personale dell’Arma di lavorare in spazi adeguati, inoltre riporta in pieno centro un presidio molto importante per la sicurezza della città. Ringrazio il commissario straordinario Castelli, l’Usr e la Regione Marche per l’ennesima dimostrazione di vicinanza al nostro territorio».
Il progetto prevede una parte architettonica di rifunzionalizzazione e rimodulazione degli spazi interni e una strutturale di miglioramento sismico. Le destinazioni d’uso resteranno le stesse, fatta eccezione per i locali dell’Associazione Nazionale Carabinieri e per l’ampliamento della zona alloggi degli ufficiali, all’ultimo piano.

Al secondo piano sottostrada rimarrà l’autorimessa, al primo verranno collocati i server, gli archivi e l’armeria, nonché la mensa/cucina e la foresteria con due camere con servizi indipendenti. Al piano terra, i locali della caserma: la sala d’attesa, l’ufficio militare di sorveglianza poi gli uffici e altri servizi dedicati ai militari. Verrà eseguito l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Curiosità. La costruzione della caserma si fa risalire al periodo dell’Unità d’Italia. Il sito, però, è stato sempre interessato da interventi antropici, a partire dagli inizi del XII secolo con la comparsa del castello di Matelica e le successive distruzioni ad opera di Cristiano di Magonza e del Duca di Bienne. Nel secolo successivo seguono le ricostruzioni nel primo nucleo urbano, che diventerà il quartiere di Civita, protetto dalla costruzione delle mura trecentesche fino ad arrivare alle grandi trasformazioni del ‘500 e alla decadenza nel ‘700, con le devastazioni del terremoto del 1741 e della peste del 1743.