Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Visso, task force con le Università per accelerare mitigazione dissesti

 

Anche le Università e gli enti di ricerca pubblici potranno contribuire a risolvere una delle questioni più complesse per la ricostruzione di Ussita, Castelsantangelo e Visso, in provincia di Macerata, quella dei dissesti idrogeologici.

A stabilirlo un’Ordinanza dell’ultima Cabina sisma del 2024, su cui le Regioni hanno raggiunto l’intesa. Quest’anno il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, insieme al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, è intervenuto più volte per accelerare la progettazione degli interventi di mitigazione necessari all’avvio della ricostruzione privata in diversi punti del territorio dell’Alto nera. Dapprima si è sbloccata la presentazione dei progetti consentendo ai cittadini di procedere senza attendere l’approvazione degli interventi di mitigazione. Ora, con questa nuova Ordinanza, si va a coadiuvare il lavoro del Consorzio di Bonifica Marche e della Conferenza dei servizi, avvalendosi degli atenei e degli enti di ricerca con cui il Commissario Castelli potrà stipulare convenzioni ad hoc.

“Siamo di fronte a un nodo cruciale per la ricostruzione di tre dei Comuni più colpiti dalle scosse dell’ottobre 2016 – ricorda il Commissario Castelli -. Con questa Ordinanza mettiamo in pratica il principio che fino a oggi ci ha consentito di sbloccare il 95% della ricostruzione pubblica e di accelerare significativamente i cantieri della privata: il lavoro di squadra. Gli interventi di mitigazione in questione rappresentano una sfida tecnica e amministrativa, per cui d’intesa con il Presidente Francesco Acquaroli abbiamo voluto mettere a disposizione della Struttura commissariale e della Conferenza dei servizi le più alte competenze che ci arrivano dagli atenei ed enti di ricerca. I cittadini di Castelsantangelo sul Nera, Visso e Ussita attendono da tempo una soluzione definitiva. Ci siamo impegnati affinché fosse possibile e ci stiamo riuscendo grazie al lavoro di tutta la filiera istituzionale”.

Gli interventi riguardano, tra gli altri, il fiume Nera, il fosso delle Brecce-Nocria, il fosso Ravarro-Vallinfante e altre opere di mitigazione del rischio, l’asta fluviale S. Cataldo/Capovallazza, il torrente Ussita a monte dell’abitato, lavori sul fiume Nera e su corsi d’acqua minori come Cardosa, Valle di Norcia, Vallopa.