L’imminente apertura del nuovo “Ospedale dei Sibillini” di Amandola, i cui lavori sono agli sgoccioli per un importo di quasi 33 milioni, fornisce l’occasione per tracciare il punto della situazione in materia di edilizia ospedaliera nelle Marche, uno dei settori più delicati del processo di ricostruzione post sisma.
«Sul piatto ci sono fondi per decine di milioni di euro per ospedali e presidi sanitari, sintomo di quanto l’attenzione su tale ambito sia alta da parte di tutti gli enti coinvolti, dalla Struttura commissariale alle Ast passando per la Regione e l’Usr – conferma il commissario Guido Castelli -Per questo mi sento in dovere di ringraziare la filiera, in primis il governatore Francesco Acquaroli, l’imminente inaugurazione dell’ospedale di Amandola, fondamentale per tutto il territorio montano, è un segnale molto importante».
«La scelta operata è quella di finanziare ulteriormente le opere che necessitano in base all’avanzamento dei rispettivi progetti, come accaduto ad esempio a San Ginesio, in larga parte rifinanziato con l’ordinanza 186, e Fabriano con l’ordinanza 210 – continua Castelli -. Una scelta oculata nel segno della responsabilità che ha dato adito anche a polemiche ma che riteniamo giusta soprattutto in un’ottica di efficienza e speditezza».
Oltre ad Amandola, la situazione in stato più avanzato è quella relativa a Tolentino, dove sono partiti i lavori di demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale per un importo di 29 milioni.
A San Ginesio, l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha dato l’ok al progetto esecutivo per la ricostruzione della Rsa per un valore di 7,4 milioni. Stessa situazione per la palazzina funzionale alle emergenze, con annessa area parcheggio, a servizio del presidio ospedaliero “Profili” di Fabriano; anche questo progetto è stato approvato dall’Usr per un importo di 21,2 milioni.
A Macerata sono in fase di progettazione, poi, i tre stralci della ex Cras e i due stralci per il vecchio ospedale e la palazzina 118 dell’ospedale; idem per gli interventi sugli ospedali di Matelica e San Severino Marche, per il distretto sanitario di Sarnano ed il poliambulatorio di Offida.