Una procedura in deroga ha consentito ridurre considerevolmente i tempi di approvazione e restituire certezze agli abitanti di Libertino e Fonte del Campo, due frazioni di Accumoli (Rieti) tra le più danneggiate dal sisma del 2016. Due borghi che andranno in parte necessariamente delocalizzati e ricostruiti in un’altra area: Libertino per una frana e Fonte del Campo per un altissimo rischio idraulico.
“Dopo anni di incertezze finalmente siamo riusciti, anche grazie a un grandissimo lavoro di ‘ingegneria amministrativa’ di tutti gli uffici coinvolti, a sbloccare la delocalizzazione e quindi la ricostruzione di due delle frazioni di uno dei Comuni più drammaticamente colpiti dal terremoto di otto anni fa – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Abbiamo infatti utilizzato il Piano straordinario di ricostruzione (Psr) in deroga, includendo all’interno anche la necessaria variante urbanistica e in contemporanea si è lavorato al Progetto di fattibilità tecnico-economica delle opere di urbanizzazione del sito di atterraggio, arrivando così ad approvare il tutto nell’arco di una sola mattinata. Ringrazio il Ministero della Cultura e il Ministero dei Trasporti, la Regione Lazio nella persona dell’assessore Manuela Rinaldi, l’Ufficio speciale ricostruzione, il Comune e lo staff della Struttura, per aver svolto un prezioso lavoro di approfondimento e coordinazione che ci ha portato a questo risultato. Ringrazio anche il Questore della Camera dei Deputati Paolo Trancassini per il grande impegno che ogni giorno rivolge a questo territorio. Anche se non possiamo restituire gli anni già passati a questa comunità, sicuramente si riaccende la certezza della ricostruzione”.
“Un’altra risposta importante che la sinergia Istituzionale ha saputo dare al territorio. Ringrazio il Commissario Guido Castelli, la Soprintendenza, il Ministero della Cultura, il Comune di Accumoli e tutti i tecnici dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Lazio. Si tratta di un intervento rilevante, sostenuto da un importante finanziamento per le opere di urbanizzazione. Un progetto che, senza, dubbio, sarà capace di ridare vita a un territorio che da troppo tempo aspetta una Ricostruzione per rimarginare ferite aperte da anni”, lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.
“La delocalizzazione di Libertino e Fonte del Campo è un’ulteriore accelerazione al processo di ricostruzione a cui il Comune di concerto con gli altri enti sta lavorando con il massimo impegno dichiara il sindaco Mauro Tolomei -. La strada intrapresa è quella giusta bisogna tenacemente proseguire ed aumentare il numero di persone che rientrano velocemente nelle loro case. Avanti tutta”.
Il PSR e il progetto di fattibilità approvati riguardano la nuova localizzazione dell’abitato e la sistemazione dell’area di “atterraggio” delle due frazioni, che si trova poco distante dall’attuale area SAE di Fonte del Campo. Si tratta quindi di tutto ciò che riguarda la ricollocazione delle volumetrie originarie, la viabilità, i parcheggi, la sistemazione dei sottoservizi dei lotti (reti idriche, fognarie, energetiche), nel rispetto di un’area dal grande valore naturalistico e ambientale. Per consentire la delocalizzazione sono state infatti necessarie anche la Valutazione ambientale strategica e una deroga al piano paesaggistico. Le risorse per le opere di urbanizzazione e l’acquisizione delle aree ammontano a 6,3 milioni di euro, già programmati dalle Ordinanze speciali 38 e 56.
Le prossime fasi, come stabilito dalla Conferenza permanente, saranno seguite da un tavolo tecnico richiesto dall’Ufficio del Soprintendente speciale e appositamente costituito tra il Ministero della Cultura, il Comune e l’USR Lazio, coordinato da quest’ultimo.