Dopo il termine dei lavori a Castelfantellino e Sorbo, parte il secondo “programma di interventi di demolizione degli edifici pubblici e privati” a Casali e Sasso, nel comune di Ussita.
L’Ufficio Speciale Ricostruzione (che ricopre il ruolo di soggetto attuatore), infatti, ha approvato il progetto esecutivo relativo alle frazioni di Casali e Sasso. Il costo totale previsto dell’intervento, che comprende lavorazioni su 9 edifici (7 a Casali e 2 a Sasso), è di 970.700 euro, con la partenza che avverrà entro la fine dell’anno.
«Tra gli interventi da attuare – spiega il commissario straordinario Guido Castelli – è previsto lo smontaggio controllato, demolizione, rimozione, trasporto e recupero delle macerie degli immobili che, con le loro rovine, macerie o opere provvisorie impediscono o ostacolano la ricostruzione e che costituiscono pericolo per la pubblica incolumità. Si tratta di un ulteriore passo in avanti in ottica di rilancio del nostro Appennino colpito dal sisma, per cui ringrazio sentitamente l’Usr e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».
“Ringrazio il Commissario Castelli e l’Usr per l’impegno che dedicano ai nostri territorio e, in particolare alla comunità di Ussita – dichiara il Sindaco, Silvia Bernardini -.Questi lavori sono la premessa indispensabile per la ricostruzione e rinascita anche delle nostre frazioni: l’auspicio è che si potranno avviare anche i successivi interventi di riedificazione in tempi rapidi. Quella di Ussita è una comunità che ha dovuto affrontare pesanti difficoltà, ci auguriamo che i segnali positivi che finalmente vediamo diventino sempre di più”.
Visto che le demolizioni avverranno all’interno di zone rosse non sono stati presi particolari accorgimenti per quanto riguarda la sicurezza della pubblica incolumità, in quanto trattasi comunque di aree interdette.
L’accesso alle zone verrà comunque impedito al personale non autorizzato attraverso transenne e cancelli appositi e le intere aree verranno opportunamente allestite per ospitare il personale.
All’interno delle superfici di cantiere sono state individuate delle zone atte al deposito temporaneo del materiale lapideo che verrà poi, dopo un’attenta cernita, riposizionato nella sede di sedime di ogni singolo edificio. Contestualmente saranno organizzati degli spazi, adiacenti e consoni ad ospitare i proprietari degli immobili che verranno demoliti, per garantire il recupero di beni, qualora ancora ve ne fossero, affettivi o di valore. Quest’ultima zona sarà monitorata da personale addetto, coperta e messa in sicurezza