Festival dell’Appennino, l’8 agosto a Castelluccio di Norcia

Appuntamento con il Festival dell’Appennino 2024, inclusivo di natura giovedì 8 Agosto a Castelluccio di Norcia (PG) “Un violino per i colli alti e bassi” con Li Matti de Montecò e Matteo Maria Mariani.

Escursione nel cuore dei Monti Sibillini, dopo pranzo i “Colloqui sulla rigenerazione e il neopopolamento del cratere” in collaborazione con la Fondazione Symbola e a seguire animazione con Li Matti de Montecò ed il concerto di Matteo Maria Mariani.

Il Festival dell’Appennino, inclusivo di natura ci porta di nuovo in Umbria giovedì 8 agosto a Castelluccio di Norcia (PG) località famosa per i colori della fioritura estiva con un’escursione nel cuore dei Monti Sibillini, nel pomeriggio i “Colloqui sulla rigenerazione e il neopopolamento del cratere” in collaborazione con la Fondazione Symbola ed a seguire animazione con Li Matti de Montecò ed il concerto di Matteo Maria Mariani.

Questa edizione della manifestazione è caratterizzata da una “espansione” dei suoi tradizionali confini, promossa dal Commissario Straordinario Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016 Guido Castelli e dal Bim Tronto. Per la prima volta, infatti, oltre alle Marche il Festival coinvolge anche l’Abruzzo, il Lazio e l’Umbria insieme alla collaborazione dei Bim Vomano-Tordino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti. L’obiettivo resta però invariato: dare vita a un evento dedicato al benessere, sostenibile ed esperienziale. Una manifestazione a vocazione turistica e culturale che unisce, in un fitto programma di appuntamenti diverse attività: escursioni, spettacoli, performance, concerti, incontri, presentazioni ed enogastronomia, favorendo un tipo di turismo esperienziale e accessibile.

Il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, ha dichiarato: “Il Festival dell’Appennino fa tappa in uno dei luoghi più suggestivi e noti del nostro Appennino centrale, il cosiddetto piccolo Tibet. Castelluccio di Norcia è davvero un posto unico, per il paesaggio che lo caratterizza, la pregiata lenticchia che qui viene coltivata e la sua biodiversità, frutto anche del connubio tra uomo e natura che, ad esempio, fa sì qui sulla piana volteggi l’aquila reale. La rinascita del suo centro abitato – aggiunge Castelli – è una priorità tanto della Struttura commissariale quanto della Presidente della Regione, Donatella Tesei. Con la fine dell’estate partirà la tanto attesa fase operativa del progetto di ricostruzione: un intervento unico e all’avanguardia, del valore di 68 milioni di euro, che prevede la realizzazione di terrazzamenti e di una piastra antisismica in calcestruzzo, sostenuta da 300 isolatori sismici antivibranti, che poggia a sua volta su un’altra piastra di fondazione ancorata al terreno, al fine di garantire la sicurezza dell’abitato. Oltre all’attività di ricostruzione, anche qui continuiamo ad occuparci anche di quella di riparazione sociale ed economica. Rispetto a questo sito, particolarmente amato e frequentato dal turismo non soltanto durante il periodo dell’Infiorata, il Grande Anello dei Sibillini costituisce sicuramente un volano di crescita. Questo percorso escursionistico infatti rappresenta un’esperienza di turismo lento unica, che vogliamo tornare a offrire appieno attraverso il completo ripristino di quelle strutture che possono garantire servizi adeguati, nel rispetto dell’ambiente. Va anche ricordato che da Castelluccio transita il Cammino delle Terre Mutate che, insieme ad esempio alla ex Spoleto Norcia rientra tra i percorsi finanziati nel cratere per complessivi 47 milioni di euro. Infine, mi fa particolarmente piacere che anche a Castelluccio mi potrò confrontare con il Segretario Generale della Fondazione Symbola, Fabio Renzi, sulla rigenerazione e il neopopolamento dell’Appennino. Argomenti ai quali entrambi teniamo in modo particolare e che fanno parte integrante della strategia di sviluppo e rilancio che stiamo adottando nel laboratorio Appennino centrale. Il Festival dell’Appennino è anche questo, un’occasione di incontro e confronto, nel segno della cultura e della natura, in luoghi straordinari, resa possibile grazie alla preziosa collaborazione dei quattro Bim coinvolti”.

“Castelluccio è un simbolo del terremoto. Siamo felici che il Festival farà tappa proprio da noi- ha dichiarato il Sindaco di Norcia Giuliano Boccanera. In questo momento è tutto importante e proprio in questa frazione è partito il cantiere più grande di tutto il cratere sismico, dare un segnale di cultura e di comunicazione da speranza agli abitanti di Castelluccio nel rivedere il proprio borgo com’era una volta ma più sicuro sismicamente. Veniamo da una fioritura molto bella con tante presenze, Castelluccio è conosciuta in tutto il mondo, fare eventi qui aiuta Norcia e tutti i comuni del Parco dei Sibillini”.

Il ritrovo per l’escursione alle ore 8.45 presso Centro Sociale Castelluccio di Norcia con partenza alle ore 9.00 per l’escursione.
L’escursione un anello con partenza e rientro a Castelluccio di Norcia, ha una difficoltà E (Escursionistico per tutti) è lungo 9,8 km, con un dislivello di 376 mt e un tempo di percorrenza di circa 4 ore e trenta.
Al rientro dall’escursione pranzo libero con possibilità di usufruire delle strutture presenti nel borgo.
Alle ore 15.00 “Colloqui sulla rigenerazione e il neopopolamento del cratere” in collaborazione con la Fondazione Symbola, introduce e modera il Dott. Marco Pasqua, interverranno il segretario generale di Symbola Fabio Renzi e il Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli.
Alle ore 16.00 animazione con Li Matti de Montecò, gruppo folkloristico di Montecosaro (MC) che da 17 anni promuove, valorizza e mantiene viva la tradizione del saltarello marchigiano.
Per concludere alle ore 17.00 le note del violino di Matteo Maria Mariani incanteranno la Piana di Castelluccio.

La partecipazione è gratuita ma è necessaria la prenotazione al fine di organizzare meglio l’evento, compilando il form nella data sul sito www.festivaldellappennino.it.
Raccomandazioni:
● obbligatorio indossare scarpe da trekking
● avere con sè almeno un litro d’acqua
● portare felpa/kway e telo/stuoia
● consigliato un cambio completo da lasciare in auto

Festival dell’Appennino 2024, inclusivo di natura

Il Festival è promosso da Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e Bim Tronto, con la collaborazione di Bim Vomano-Todino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti, Regione Marche, Regione Umbria, Regione Abruzzo, Regione Lazio, Camera di Commercio delle Marche, Camera di Commercio dell’Umbria, Camere di Commercio Gran Sasso d’Italia, Camera di Commercio Rieti-Viterbo, in sinergia con i 23 Comuni dell’Appennino centrale, partner dell’evento, Accumoli, Acquasanta Terme, Amatrice, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Civitella del Tronto, Colledara, Comunanza, Esanatoglia, Force, Leonessa, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Norcia, Pieve Torina, Rieti, Roccafluvione, Rotella, Sant’Anatolia di Narco, Torricella sicura, Ussita, Venarotta, con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Appennino up e Mete Picene.