Nuove pavimentazioni e sistemazione dei sottoservizi: sono le due azioni attorno a cui ruotano le lavorazioni previste nel centro storico di Appignano del Tronto, nel Piceno, il cui progetto esecutivo è stato appena approvato dell’Ufficio Speciale Ricostruzione per un importo di 1,6 milioni.
L’intervento, ricompreso nei nuovi piani relativi alle opere pubbliche dell’ordinanza commissariale numero 137 del 2023, prevede la riqualificazione di via Giovanni Massimo (e vie incidenti) e di via Ortica, col Comune nelle vesti di soggetto attuatore. Il sisma del 2016/2017, infatti, ha prodotto danni in tutto il centro storico. Molti tratti di pavimentazione pubblica sono stati interessati da stress operativi dovuti a crolli, operazioni di cantiere, messe in sicurezza, oltre al parcheggio di mezzi pesanti, che ne hanno compromesso la funzionalità.
«L’ordinanza 137 rappresenta uno dei passi fondamentali per il rilancio post sisma del cratere, con le centinaia di ulteriori opere pubbliche finanziate – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Per questo la sua attuazione, a poco più di un anno dalla pubblicazione, ci conferma che la strada imboccata è quella giusta. Ringrazio, per questo, la stretta sinergia che in questi anni di ricostruzione si è creata con le varie componenti coinvolte, su tutti la Regione Marche guidata dal presidente e vicecommissario Acquarol, l’Amministrazione Comunale e l’Usr».
Più precisamente, nelle vie interessate è in programma la sostituzione dell’attuale pavimentazione in porfido con una nuova in cubetti 10×10, una scelta condivisa con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio e che si inserisce appieno nel contesto urbano del cuore di Appignano del Tronto.
Oltre a questo, in via Giovanni Massimo è prevista la realizzazione di una nuova fognatura in Pead per sole acque bianche, che correrà parallela a quella esistente e scaricherà nel limitrofo Fosso dei Pioppi. Inoltre, ci sarà la sistemazione di tutti gli allacci sia sulla fognatura esistente sia sulla nuova. I sottoservizi esistenti (acqua e gas) saranno allacciati, ove necessario, agli edifici prospicienti sulle vie compresi anche i discendenti pluviali.