L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha pubblicato tre decreti relativi ad altrettante situazioni di edilizia religiosa, tutte avviate.
Nella fase più avanzata c’è l’iter della chiesa di San Bartolomeo, nella frazione di Foce di Montemonaco (AP), tra i Monti Sibillini, il cui intervento da 309.086 euro è in dirittura d’arrivo.
L’intervento sull’edificio, sorto forse sulle rovine di un antico eremo o abbazia già presente nel XIII secolo, si è concentrato ovviamente sulla riparazione degli importanti danni subiti dopo le scosse del 2016/2017, in particolare su murature, pavimentazione, intonaci e travi di fondazione, nicchie, cantoria e sugli elementi decorativi.
A darne notizia è il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.
«Confermiamo il nostro impegno su un settore, quello dell’edilizia religiosa, a cui teniamo in maniera particolare – conferma -. L’importanza di questi siti va oltre la pur fondamentale connotazione storica e artistica; si tratta di presidi fondamentali soprattutto per le piccole comunità del nostro Appennino che non possono essere abbandonate a sé stesse. Da questo punto di vista, fondamentale risulta la sinergia con le Diocesi, la Regione e lo stesso Usr».
Lavori in corso anche nella chiesa della Santissima Annunziata della frazione Cepparano di Venarotta, nel Piceno, per un totale di 200.000 euro. Tra le priorità, qui, la messa in sicurezza degli affreschi posti ai lati dell’altare di Sant’Antonio, oltre ovviamente a tutta una serie di lavorazioni che riguardano le parti principali di questa costruzione cinquecentesca.
A Monte Rinaldo (Fermo), sono stati consegnati i lavori della Concattedrale di Santa Maria Assunta (634.708 euro) e quelli della chiesa del Santissimo Sacramento e del Rosario, che prevede un importo di 895.000 euro. Quest’ultima, attribuita all’architetto Gaetano Maggi, fu consacrata dall’arcivescovo di Fermo, Alessandro Borgia, nel 1759.
Lavori in corso anche ad Ascoli, sulla chiesa della Madonna del Ponte di Porta Cartara, per un importo di 224.505 euro.
Sono stati appena appaltati, invece, i lavori per le chiese dei Santissimi Pietro e Paolo di Poggio Anzù a Venarotta (200.000 euro), Santa Maria in Camurano di Montelparo (340.000 euro), nel Fermano, e Santa Maria delle Piane di Quintodecimo (376.000 euro) ad Acquasanta Terme (AP).
Infine, è imminente la riapertura della chiesa di San Giuseppe a San Severino (Macerata), che tornerà fruibile nella data del prossimo 15 giugno dopo il complesso intervento da 1.334.470 euro appena portato a termine.