È iniziata oggi la fase operativa del progetto di ricostruzione di Castelluccio di Norcia, frazione del comune di Norcia che è stata quasi interamente distrutta dalle scosse sismiche del 2016. Alla presenza del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco reggente di Norcia Giuliano Boccanera, del direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Stefano Nodessi Proietti e del dirigente dell’USR Umbria e RUP Gianluca Fagotti, è stato illustrato il virtuoso percorso pubblico-privato che ha consentito oggi di consegnare i lavori del primo contratto applicativo per la realizzazione dei terrazzamenti, dei sottoservizi, delle strade principali e secondarie nella parte del borgo esterna alla piastra antisismica. Si tratta dei primi lavori dal valore di 23 milioni di euro su un totale di circa 68 milioni che serviranno a realizzare uno dei progetti più all’avanguardia della storia delle ricostruzioni italiane. L’intero borgo, infatti, verrà isolato sismicamente grazie a delle piastre che sosterranno l’abitato, dotate di 300 isolatori sismici, il tutto senza perdere la “forma urbis” di uno dei luoghi più simbolici dei Monti Sibillini.
La ricostruzione di Castelluccio è programmata grazie alle ordinanze speciali n. 18/2021, n. 43/2022 e n. 77/2024 ed è resa possibile dall’impegno delle istituzioni ma soprattutto dall’accordo dei 117 proprietari che hanno saputo valorizzare una fruttuosa collaborazione per consentire di procedere con un unico grande progetto di ricostruzione integrata.
Dichiara il Commissario Sisma 2016 Castelli: “Qui a Castelluccio di Norcia il livello istituzionale, tecnico e antropologico hanno dato il meglio di sé. La comunità (ben 117 proprietari) ha saputo lavorare insieme, con uno splendido esempio di connubio tra pubblico e privato, che ci consente oggi di celebrare l’avvio del cantiere che riporterà questo splendido borgo a rinascere in piena sicurezza. Diamo inoltre dimostrazione che è possibile innovare ricostruendo e ricostruire innovando. Castelluccio non è un posto come gli altri: l’Italia intera ci guarda. Quello che stiamo realizzando non è solo un progetto unico e all’avanguardia, ma anche la proposizione per cui la vera tutela di un patrimonio naturalistico come quello del “piccolo Tibet” dei Sibillini, passa necessariamente attraverso il presidio umano. Se l’aquila reale volteggia su questi cieli è perché qualcuno coltiva ancora la lenticchia. In Europa c’è bisogno di questo approccio all’ambiente: l’uomo alleato della natura. E voglio anche sottolineare che presidiare l’Appennino vuol dire preservare anche le fragilità della costa, sempre più soggetta altrimenti agli effetti nefasti dei dissesti idrogeologici. Da noi rischia di essere più pericoloso l’abbandono di suolo, con il 70% di bosco che ricopre il territorio, rispetto al consumo di suolo. Diamo oggi un chiaro segnale che il lavoro di squadra sta producendo un risultato per i castellucciani, per gli umbri e per tutto il Paese”.
Per la Presidente della Regione Umbria Tesei: “Con la firma dell’inizio lavori del primo applicativo non solo è stata avviata la ricostruzione di Castelluccio, uno dei simboli del cratere sisma 2016 ma è stato mantenuto l’impegno di una ricostruzione rapida ed efficace preso in passato con le comunità umbre colpite dagli eventi sismici del 2016. Personalmente ho voluto seguire con attenzione e determinazione tutte le fasi di questo complesso processo di ricostruzione che, oltre ad abbattere tempi e costi di ricostruzione, riuscirà a garantire sicurezza sismica e tutela ambientale in un borgo che, per le sue peculiarità storico-naturalistiche, è senza alcun dubbio il cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il ‘modello’ adottato – ricostruzione integrata pubblico-privata – e la tipologia di intervento – grande piastra con isolatori sismici – potrà essere replicato anche in altri luoghi colpiti da calamità naturali confermando così l’Umbria una regione all’avanguardia nelle ricostruzioni post-sisma. Siamo orgogliosi, come Regione Umbria, di essere riusciti a raggiungere questo importante traguardo che dimostra come, negli ultimi anni, sia stato dato impulso alla ricostruzione post-sisma 2016 grazie al lavoro di squadra con la struttura del Commissario, gli enti locali, i comitati, i cittadini, i tecnici e le imprese”.