Il Ministro della Cultura nel comune reatino ha visitato la restaurata Torre Civica e partecipato a un convegno sul futuro dell’Appennino centrale. Sangiuliano e il Commissario Castelli siglano un Accordo per il rafforzamento del personale delle Soprintendenze nel cratere 2016.
La cultura, l’arte e le tradizioni custoditi nei territori dell’Appennino centrale sono un patrimonio che, attraverso una sapiente valorizzazione, può contribuire in modo sostanziale alla rinascita dei territori colpiti da sisma 2016. Un “asset” che rientra all’interno di un’articolata strategia di rilancio e sviluppo promossa dal governo e coordinata dalla Struttura commissariale sisma 2016, con il sostegno degli enti locali.
È su questi temi e sugli effetti positivi di queste politiche per il futuro delle comunità del cratere che si sono concentrati gli interventi del convegno “La Torre restaurata: idee e progetti per la rinascita dell’Appennino”, che si è tenuto oggi ad Amatrice, presso l’Auditorium della Laga. All’evento hanno preso parte il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Commissario Straordinario al Sisma 2016 Guido Castelli, il Questore della Camera dei deputati Paolo Trancassini, l’assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio Manuela Rinaldi, il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi e il Presidente della Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli.
Nel corso del convegno il Ministro Sangiuliano e il Commissario Castelli hanno siglato un Accordo di collaborazione destinato al rafforzamento del personale delle Soprintendenze nell’area del cratere 2016. In particolare, l’intesa è volta ad accelerare il processo di ricostruzione e riparazione; garantire la sicurezza degli edifici riducendone la vulnerabilità sismica; preservare la qualità architettonica, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e del paesaggio; promuovere la sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico; semplificare ed efficientare l’azione amministrativa. Per il perseguimento di queste finalità il Commissario Straordinario individuerà il personale idoneo, con profilo di architetto, ingegnere, restauratore, storico dell’arte, amministrativo e assistente tecnico (geometra), destinato sia all’attività di supporto tecnico e amministrativo presso gli Uffici speciali per la ricostruzione sia ad appositi nuclei di personale tecnico e amministrativo dedicati al supporto alle istruttorie tecniche delle Soprintendenze del cratere e dell’Ufficio del Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma 2016. L’obiettivo è quello di accelerare i procedimenti istruttori e consentire una più rapida ed efficace preparazione e svolgimento delle Conferenze di servizi chiamate all’approvazione dei progetti.
Nel corso degli interventi è stato sottolineato come il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico compreso all’interno dei territori delle quattro regioni del sisma stia avvenendo attraverso due macro-direttrici di intervento. La prima riguarda l’attività di ricostruzione materiale, che prevede anche il restauro e il recupero del vasto patrimonio costituito da edifici storici, di culto e opere d’arte presenti sul territorio. L’altra direttrice è rappresentata dall’azione di riparazione economica e sociale, realizzata prioritariamente attraverso NextAppennino, il Programma del Piano complementare per i sismi del 2009 e del 2016 che ha una dotazione di 1 miliardo e 780 milioni. Risorse destinate anche al finanziamento di imprese culturali e turistiche, progetti di rigenerazione urbana e di promozione della montagna. Cultura, paesaggio, turismo sostenibile, tradizioni: tutto si tiene all’interno della strategia di rilancio e sviluppo sostenibile, tesa prioritariamente ad arrestare il fenomeno di spopolamento dei territori, che ha reso l’Appennino centrale un modello di rifermento per le aree interne.
I presenti hanno inoltre condiviso che, tra gli strumenti in grado di contribuire alla tutela del patrimonio culturale presente nei borghi del cratere, vi è anche l’Art Bonus. Tra le donazioni di privati destinate alla manutenzione, protezione e restauro di beni di interesse religioso colpiti dal sisma si segnala quella relativa alla Chiesa di San Francesco ad Amatrice, oggetto di un finanziamento da parte di Intesa Sanpaolo per 6,64 milioni di euro.
Al suo arrivo ad Amatrice, prima di partecipare al convegno, il Ministro della Cultura si è recato nel centro storico dove ha visionato la restaurata Torre Civica di Amatrice. Risalente al XIII e simbolo della città, la Torre è stata oggetto di un intervento di miglioramento sismico, consolidamento e restauro interamente finanziato dal Ministero della Cultura per un importo di 750 mila euro.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: “Conosco bene il grande valore culturale e storico di questo territorio tragicamente colpito dal sisma. Abbiamo a cuore il futuro di Amatrice e di quei borghi storici italiani che, per varie ragioni, sono colpiti dal fenomeno dello spopolamento, per questo ci stiamo impegnando a spendere con efficienza e lungimiranza le risorse economiche che il Pnrr ha destinato per il rilancio e il ripopolamento di luoghi simbolo della nostra identità nazionale. Dobbiamo credere nella rinascita con tutte le nostre energie e sono convinto che la cultura costituisca un formidabile volano di sviluppo in territori nei quali vogliamo promuovere la strada della presenza, la cultura dell’abitare. Ridare un’anima vuol dire salvare un patrimonio di cultura e di umanità che rende unica la nostra Nazione nel mondo”.
Il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli: “La presenza del Ministro Sangiuliano e di tutti i livelli istituzionali intervenuti oggi qui ad Amatrice testimonia, ancora una volta, l’attenzione del governo nei confronti dell’Appennino centrale e quanto il rilancio di questi territori venga ritenuto importante per irrobustire la spina dorsale dell’Italia, che unisce il Nord e il Sud. La storia delle nostre comunità affonda in radici antiche e profonde e stiamo lavorando incessantemente per restituirgli nuova linfa, nella consapevolezza che questo patrimonio costituisce uno strumento essenziale per la loro rinascita. L’azione combinata di ricostruzione e riparazione deve avanzare con sempre maggiore speditezza, per riportare i cittadini nelle loro case, creare condizioni di vita che incentivino la popolazione a restare e anche al fine di garantire la fruibilità culturale e turistica di luoghi che conservano ricchezze che vogliamo far conoscere di più e meglio”.
Il Questore della Camera dei deputati, Paolo Trancassini: “Ringrazio il Ministro Sangiuliano per la sua presenza di oggi ad Amatrice e per aver dimostrato un senso di vicinanza alla comunità reatina senza precedenti. Credo che la politica debba tornare al servizio dei nostri territori ed è per questo che siamo qui oggi. Il restauro della torre civica e l’avvio del super cantiere di Amatrice rappresentano simbolicamente un nuovo inizio per la ricostruzione, che arriva dopo troppi anni di ritardi e incertezze. Oggi abbiamo messo in campo una squadra di alto livello che è riuscita a ritrovare sinergia tra tutti gli enti coinvolti attuando il cambio di passo che serviva per la ricostruzione. Adesso dobbiamo avere il coraggio di fare un ragionamento più a lungo termine, partendo dalla consapevolezza
che l’identità culturale della nostra Nazione è custodita solo nei nostri borghi, nei nostri paesi. Per questo credo sia necessario creare un dipartimento permanente per le aree interne, avviando così un percorso per il loro rilancio socio economico che va al di là delle situazioni di emergenza”.
L’assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi: “Una giornata importante che, con l’aiuto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ci ha permesso di analizzare le possibilità culturali di questa terra distrutta dal terremoto del 2016. Una chiave di lettura che entra nel dettaglio degli usi e dei costumi di questi territori e permette il rilancio dei borghi del cratere anche sotto l’aspetto culturale. Borghi silenziosi da quella lunga notte, che sono sorretti da ricordi e da simboli. Delle torri indistruttibili che sorreggono l’amore degli amatriciani per questa terra, mantenendo quotidianamente viva la memoria di tradizioni che custodiscono il passato e guardano verso il futuro. Un futuro pieno di rinascita che, in giornate così importanti, ci permette di dare una lettura più completa per il rilancio di un territorio ricco di una cultura profonda. L’evento di oggi è una chiave di ripartenza per uno sviluppo in grado di valorizzare il reatino in termini di attrattività, inclusività, convivialità, sostenibilità, capacità produttiva e culturale, sia per le popolazioni residenti che per i potenziali futuri fruitori di centri che hanno voglia di rilancio”.
Il Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi: “L’Appennino, il Cratere, Amatrice e le sue Frazioni, possono rinascere solo con le idee, i progetti e strategie ben precise. Abbiamo tutti una grande occasione storica da non perdere. E ognuno deve fare la propria parte. Sono felice per la virtuosa sinergia che si è ormai consolidata tra struttura commissariale, governo, regione e la ns amministrazione. L’accordo firmato oggi relativo al rafforzamento delle professionalità del Cratere, rappresenta un importante passo in avanti sulla strada della ricostruzione economica, culturale, sociale e fisica”.
Il Presidente della Fondazione Maxxi, Alessandro Giuli: “Siamo qui oggi per rispondere a un appello da parte del territorio e di chi se ne prende cura, mettendo ancora una volta a disposizione le nostre competenze e le tante professionalità e intelligenze che gravitano intorno al Museo nazionale della creatività contemporanea. Il MAXXI ha iniziato da tempo un percorso di testimonianza e presenza a sostegno della ricostruzione materiale e immateriale dei luoghi colpiti dal sisma e intende proseguirlo e rafforzarlo, sempre nel segno della cultura e al servizio delle comunità e delle istituzioni”.