La Conferenza Regionale ha approvato il progetto definitivo per il restauro del muro di cinta di via Maestro Armanno, nel comune maceratese di Pioraco. L’importo previsto per i lavori, ricompresi nell’ordinanza commissariale numero 137, è di 160.000 euro.
In seguito al sisma, infatti, la porzione muraria in oggetto è stata danneggiata riportando lesioni, soprattutto nella parte alta; lungo le fessure che si sono create, l’infestazione della vegetazione spontanea ha avuto grande incidenza. Inoltre, la parte sommitale del muro ha subìto uno “spanciamento” verso l’esterno.
«Anche attraverso quelli che sembrano interventi di minore entità si può restituire tanto alle comunità del sisma – spiega il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Al termine dei lavori, infatti, via Maestro Armanno sarà riaperta al pubblico dato che ora il passaggio è interdetto per motivi di sicurezza. Proseguiamo il nostro lavoro a testa bassa e con determinazione, consapevoli che c’è ancora molto da fare. Fondamentale, come sempre, la sinergia con la Regione guidata dal presidente Acquaroli, con l’Ufficio Speciale Ricostruzione e con il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi».
Il muro di cinta di via Maestro Armanno è situato a margine del centro storico ed è ciò che rimane delle vecchie mura cittadine. Di una lunghezza di circa 40 metri, faceva parte della “cinta inferiore”, ossia la parte delle mura verso oriente che congiungeva le due sponde del fiume. Le sue origini potrebbero risalire all’epoca medievale.
L’intervento mira a ripristinare la funzionalità statica e al restauro, passando in primis dalla pulizia del paramento murario per liberarlo dalle piante infestanti. La parte centrale, caratterizzata dalle lesioni più gravi, verrà consolidata mediante uno scuci-cuci finalizzato ad eliminare lo spanciamento.
Sulla sommità del muro si prevede la ricostruzione del parapetto. L’opera sarà completata con il ripristino della pavimentazione della via, nella fascia adiacente il parapetto, dove si riscontrano le maggiori fessurazioni ed il piano di calpestio risulta sconnesso.